Fedon, gli astucci dell'uragano: occhiali nel legno degli alberi abbattuti

Le foreste secolari della Val Visdende abbattute dal vento di fine ottobre
BELLUNO - Al Mido con la sostenibilità. La Giorgio Fedon & Figli si avvicina al grande palcoscenico con un occhio di riguardo per l'ambiente. Ha infatti scommesso...

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BELLUNO - Al Mido con la sostenibilità. La Giorgio Fedon & Figli si avvicina al grande palcoscenico con un occhio di riguardo per l'ambiente. Ha infatti scommesso su nuove produzioni green, fatte di oggetti in bambù e astucci per occhiali realizzati con reti da pesca recuperate in mare. È la nuova vita di un'azienda sempre sulla cresta dell'onda. E che ultimamente sta pensando nuove modalità di utilizzo del legno rimasto a terra dalla tempesta di fine ottobre. Farne contenitori per occhiali? Perché no.

 

«Stiamo portando avanti produzioni improntate alla sostenibilità dichiara Callisto Fedon, presidente del gruppo -. Del resto, siamo abituati a non sprecare nulla. Da questa filosofia di vita è nato il nostro interesse per il recupero di materie prime seconde. Fondamentale per noi è il riutilizzo di materiali che altrimenti causerebbero gravissimi danni ambientali. Stiamo valutando la possibilità di utilizzare anche gli alberi abbattuti dalle recenti tempeste; e su questi sta lavorando la nuova generazione di tecnici entrati in azienda». Al di là dell'appuntamento del Mido (di scena dal 23 al 25 febbraio), la Fedon ha messo in modo un processo di riorganizzazione. I primi risultati sono già visibili: «Il fatturato del mese di gennaio 2019 - dichiara Fedon - si è rivelato il migliore degli ultimi vent'anni». DT
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Il Gazzettino