CADONEGHE - Case e alloggi popolari: l’amministrazione di Cadoneghe approva i nuovi criteri di assegnazione. Preferenza ai residenti, italiani o stranieri, da almeno 10...
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LA NOVITÁ
Una novità in termini di assegnazione delle case popolari riguarda i genitori, o le madri single, in attesa di un figlio: il nascituro viene considerato giù membro del nucleo familiare (con successiva conferma del punteggio alla nascita). Il compito di redigere i bandi è stato affidato tramite convenzione ad Ater. Sono esclusi dal bando (o decadono a se già assegnatari di un alloggio) i soggetti condannati con sentenza passata in giudicato a pene pari o superiori a un anno, salvo i casi di avvenuta estinzione della pena o del reato.
IL SINDACO
«In media ogni anno le famiglie che si presentano ai Servizi Sociali del Comune di Cadoneghe in una situazione di emergenza abitativa sono 15 - dichiara il sindaco Marco Schiesaro - Il nuovo regolamento è il frutto di un lavoro di adeguamento alla legge regionale sulla casa, che è la cornice dentro la quale abbiamo integrato il nostro contesto cittadino e allo sguardo sul nostro territorio. Se da un lato rivolgiamo una maggiore attenzione ad alcune situazioni di difficoltà particolari rispetto a quelle già previste dalla norma regionale, dall’altro abbiamo voluto premiare chi per molti anni ha vissuto, lavorato e pagato le tasse nel nostro Comune, e troppo spesso si vede passare avanti da chi è arrivato qui magari da pochi giorni. Quella di includere la nuova vita in arrivo nello stato di famiglia è una forma di rispetto e sostegno al tema della natalità, tra le priorità della nostra azione amministrativa. Ci è poi sembrato giusto inserire un piccolo incentivo al rientro in Italia dei nostri giovani. L’esclusione dei condannati è una questione basilare di giustizia: prima dei diritti esistono i doveri, e chi non rispetta le regole della società non può pretendere gli stessi aiuti di chi lavora onestamente tra mille difficoltà».
Loreba Levorato Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino