Conegliano, alloggi abusivi in via Manin. Il Comune ordina lo sgombero

Alloggi abusivi in via Manin, disposto lo sgombero
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CONEGLIANO (TREVISO) - Lotta al degrado e all’abusivismo in città. Con un’ordinanza urgente il sindaco Fabio Chies ha disposto l’inagibilità e lo sgombero del primo e del secondo piano di un caseggiato in via Manin 180, proprio di fronte alla sede del distretto socio-sanitario di via Galvani, “per motivi di sicurezza pubblica e di ordine pubblico”, come ha confermato il comandante della polizia locale Claudio Mallamace. Lo si è deciso perché «nelle unità residenziali dell’immobile è stata più volte accertata, a seguito dei numerosi interventi svolti dalla polizia locale e dalla polizia di stato, la presenza e occupazione abusiva di persone già segnalate alle competenti autorità». Inoltre «il piano terra con magazzino dell’immobile interrato è sede di un circolo privato riservato ai soci (il Safari Club, come compare dalle insegne, ndr) largamente frequentato nei fine settimana soprattutto in orario serale e notturno».


LE CRITICITÀ
Già in passato nella zona circostante si erano verificati ripetutamente episodi spiacevoli, come una rapina e diverse risse, ad opera di una frangia di immigrati, che a differenza della maggior parte di loro non si sono inseriti, che hanno suscitato preoccupazione nei residenti nella zona, che è stata così da diverso tempo particolarmente attenzionata dalle forze dell’ordine. Il 25 agosto scorso era stato effettuato un primo sopralluogo congiunto da parte di polizia di stato, carabinieri, dipartimento di prevenzione dell’Usl 2, vigili del fuoco e polizia locale, dal quale risultava che «l’edificio in questione era in evidente e grave stato di generale precarietà strutturale e totalmente carente dei requisiti igienico-sanitari». Sono seguiti altri sopralluoghi, l’ultimo dei quali è stato fatto dall’ufficio edilizia privata e da quello dei lavori pubblici, oltre che del comandante della polizia locale, dal quale erano emersi «evidenti e importanti carenze strutturali, nonché gravi condizioni di degrado igienico-sanitario».


LA DECISIONE


Nell’ordinanza del sindaco si evidenzia che «sono evidenti le violazioni delle prescrizioni edilizie per l’abitabilità e agibilità, tali da renderlo pericoloso per gli occupanti e per terze persone che potrebbero accedervi abusivamente». Il primo e il secondo piano dell’immobile «dovranno essere sgomberati entro 30 giorni dalla notifica dell’ordinanza e si dovrà procedere alla chiusura degli accessi con sistemi idonei ad impedire l’ingresso e l’occupazione abusiva da parte di terzi». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino