Salasso per ripulire il lago di Alleghe: 8 milioni di euro per togliere i detriti

Salasso per ripulire il lago di Alleghe: 8 milioni di euro per togliere i detriti
ALLEGHE - Per togliere la prima parte di quegli oltre 400mila metri cubi di detriti frutto del passaggio dell’alluvione di fine ottobre serviranno 8 milioni di euro e molti...

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ALLEGHE - Per togliere la prima parte di quegli oltre 400mila metri cubi di detriti frutto del passaggio dell’alluvione di fine ottobre serviranno 8 milioni di euro e molti mesi di lavoro. 

«Ma il lago di Alleghe - afferma convito il sindaco Siro De Biasio - deve tornare bello e sano com’era un tempo, costi quel che costi». A giorni la conferenza dei servizi convocata ad hoc darà sostanzialmente il via al cantiere. 
LE CONDIZIONI 
Il lago di Alleghe è tornato un po’ alle sue origini. Nacque infatti l’11 gennaio 1771 perché una massa di 10 milioni di metri cubi di roccia si staccò dalla sommità del monte Piz per precipitare a valle, all’altezza dell’abitato di Masaré, bloccando il flusso del torrente Cordevole. «E oggi - afferma il sindaco - ci troviamo con un’enorme quantità di terra, sassi e tronchi che lo ha in parte colmato. Particolarmente danneggiata è la zona verso Caprile dove il corso d’acqua si getta nel lago. Lo stesso torrente è in condizioni pietose per quanto materiale contiene tuttora, senza calcolare quella finita nel bacino. Ovvie le conseguenze legate all’aspetto estetico ma soprattutto alla sicurezza: il lago va svuotato per evitare che una potenziale altra alluvione provochi un’esondazione che investirebbe parte del paese». Come del resto è già successo lo scorso autunno. 
LE TEMIPISTICHE 
«Proprio in questi giorni - spiega De Biasio - stiamo attendendo il progetto definitivo di bonifica in modo che il soggetto attuatore per il lago, che è Veneto Acque, possa partire con la prima tranche dei lavori di bonifica che costerà 8 milioni di euro. A ruota il responsabile della Protezione civile convocherà una conferenza dei servizi per l’approvazione del percorso di intervento definito. Dopodiché il cantiere potrà essere aperto». Indicativamente, quindi, ancora qualche settimana di attesa. A breve partiranno quindi i lavori per l’asportazione del materiale che parzialmente verrà riutilizzato lungo la sponda dello stesso Cordevole per rinforzare le barriere. 
PROTEZIONE CIVILE 

«Abbiamo apprezzato molto - conclude il sindaco De Biasio - la richiesta di Luca Soppelsa, direttore regionale della Protezione civile, inoltrata a tutti i gruppi provinciali di Protezione civile: la tradizionale esercitazione annuale, ha scritto ai referenti, fatela ad Alleghe. A giugno quindi, teoricamente, si potrebbe tenere una maxi attività di vari gruppi intenti tutti a liberare le strade e i sentieri attorno al lago per agevolare le operazioni di pulizia». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino