​Allarme, «Profughi nel bosco!»: erano solo polacchi in meditazione

Le Valli del Natisone al calare della sera
STREGNA (Udine) - La poca illuminazione e un po' di suggestione l’hanno fatta da padrone, nel cuore di questa notte di giovedì 11 agosto, in un piccolo borgo...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
STREGNA (Udine) - La poca illuminazione e un po' di suggestione l’hanno fatta da padrone, nel cuore di questa notte di giovedì 11 agosto, in un piccolo borgo delle Valli del Natisone che ricade nel comune di Stregna, la località Melina. Era circa mezzanotte quando uno dei pochi residenti di questa frazioncina immersa nel verde, a quota 630 metri di altezza, abitato più noto col nome di Melìne, è scattato un insolito allarme.


A raccogliere l’appello per un controllo sul posto gli agenti del Corpo forestale. Ma cosa stava succedendo? A poca distanza da una delle case di Melina, che vengono in parte riaperte solo durante il mese di agosto per il ritorno degli emigranti in ferie, c’era un gruppo di persone che “mormoravano”, sedute a terra, in cerchio. Chi ha pensato a ladri, chi a clandestini penetrati in Italia da oltre confine - la Slovenia qui è a due passi -; chi a una pericolosa setta di qualche tipo.

In più, in questo suggestivo borgo delle Valli, gli abitanti hanno notato la presenza di diverse vetture con targa straniera posteggiate lungo le stradine. Alla fine s’è capito di chi si trattava: non criminali pronti a mettere a segno un colpo, né di migranti. Erano un gruppo di persone, pare di nazionalità polacca, che stavano meditando e pregando: quel luogo incontaminato era per loro ideale per la contemplazione della natura. Poi, infatti, dopo un po’ di “training autogeno”, sono scesi lungo un versante e hanno raggiunto un corso d’acqua per fare altri “rituali” di purificazione. Le Valli del Natisone, ancora selvagge e molto poco popolate, non sono nuove alla presenza di gruppi "new age", di gruppi di preghiera "estemporanei, che provengono anche da altre regioni d’Italia se non da altri Paesi del mondo: nell'area, infatti, per fare un esempio, ci sono due santuari buddisti già attivi da diversi anni.   Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino