PADOVA - Ci risiamo. Calci e pugni, ma stavolta senza il Corano, ai poliziotti che volevano controllarlo, lì, a due passi dal centro di Padova, in corso del Popolo, sabato...
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È richiedente asilo politico, sebbene la commissione territoriale abbia bocciato la sua domanda, ma lui ha frettolosamente presentato ricorso in tribunale. In attesa del pronunciamento finale (previsto a novembre), è congelata per lui ogni possibilità di essere allontanato dall'Italia. Rimane il divieto di dimora in Veneto, misura che Bakary ha bellamente violato fino ad incappare in un controllo della polizia. Alle 15, nel corso affollato, con un discreto carico di lattine di birra, affronta con piglio minaccioso i due agenti delle Volanti che gli chiedono di mostrare i documenti. Non ci pensa un attimo, si scatena contro i due che dopo una colluttazione riescono finalmente a immobilizzarlo. Stavolta niente invocazioni ad Allah, ma botte ai poliziotti, sferrando con tutta violenza, forse anche in preda ai fumi dell'alcol, cazzotti e calci.
Un anno fa i carabinieri lo avevano sorpreso vicino alla stazione ferroviaria mentre cedeva 25 grammi di marijuana a un ragazzo.
Il Gazzettino