Morta a 26 anni: «Alice è stata uccisa da un malore, l'autopsia lo dimostrerà»

Morta a 26 anni: «Alice è stata uccisa da un malore, l'autopsia lo dimostrerà»
BERGANTINO - «Un malore fatale. L'autopsia lo dimostrerà». A parlare è Beatrice Vicentini la zia materna della 26 enne trovata, mercoledì...

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BERGANTINO - «Un malore fatale. L'autopsia lo dimostrerà». A parlare è Beatrice Vicentini la zia materna della 26 enne trovata, mercoledì mattina, senza vita nel suo appartamento di Legnago. Alice Signorini, dipendente della filiale di Cologna Veneta del Monte dei Paschi di Siena, aveva deciso, appena un mese fa, di lasciare la casa di Bergantino dove, fino all'anno scorso, viveva con i genitori, entrambi deceduti nel giro di poco tempo.  A Natale, infatti, si era spenta la mamma Angelina, impiegata in una fabbrica di giostre di Bergantino. Appena due anni prima, il padre Paolo, anche lui bancario. A portarli via poco più che cinquantenni una lunga malattia contro la quale  avevano cercato invano di combattere. Martedì, infine, l'ennesima tragedia; Alice è stata trovata senza vita, accasciata davanti al divano del suo appartamento di via Matteotti, a Legnago. 


MALORE FATALEUna ragazza bellissima, in apparenza sempre allegra, raccontano i parenti, ma con dentro di sé un mostro la stava divorando. Alice da diversi anni infatti soffriva di anoressia, non si piaceva e si voleva sempre più magra. Proprio la debilitazione fisica potrebbe averle provocato il malore fatale. «Era probabilmente troppo debole per riuscire a reagire», è convinta zia Beatrice, distrutta dal dolore per la perdita della giovane nipote. 
«Ci siamo sentite tramite messaggio proprio la sera in cui è mancata racconta -. Io mi trovavo in vacanza in Sardegna con la famiglia e le ho chiesto, come facevo di solito, come stava. Le ho anche detto che poteva venire con noi al mare. Lei mi ha riposto: divertiti zia e salutami tutti, ossia gli amici in vacanza con noi che anche lei conosceva. Era tranquilla, il suo è stato un arrivederci. Poi, invece, mercoledì ho ricevuto quella maledetta telefonata e sono corsa subito a casa. Non aveva intenzione di dirmi addio - è convinta Beatrice -. Alice è stata colta da malore. Lei amava la vita».

MOLTO LEGATEZia e nipote erano molto legate, specie dopo la morte della madre. «Questa è l'ultima nostra uscita racconta commossa indicando la foto con la nipote sorridente -. Dopo la scomparsa di mia sorella ha avuto tutto il sostegno della famiglia materna e il mio. Io e lei avevamo un rapporto stupendo, anche se negli ultimi tempi la riempivamo di consigli e suggerimenti che forse le andavano stretti. Forte anche il legame con la famiglia paterna, cui la 26 enne aveva deciso di avvicinarsi trasferendosi a Legnago». 
Alice era caduta nel tunnel dell'anoressia, poco più che adolescente. «All'inizio l'insicurezza tipica dell'età, poi la situazione è peggiorata. Alice si sedeva a tavola a colazione, pranzo e cena. Io e mia sorella, quand'era in vita, abbiamo tentato ogni strategia per convincerla a mangiare. Ma inutilmente». 

Alice era seguita dall'Aidap (Associazione per i disturbi alimentari e del peso di Verona) diretta dal professor Riccardo Dalle Grave. Spiega la zia che partecipava alle sedute di psicoterapia e seguiva un programma alimentare indicato dalla dietista. «Purtroppo, la perdita prima del papà e poi della madre, a dicembre scorso, non l'hanno aiutata nella risalita». Ora si attende il risultato dell'autopsia per fugare ogni dubbio sulla causa della morte e dare l'ultimo saluto alla giovane. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino