Il boom sui social di Alice Guerra, l'influencer dello "strafanto". La sua missione? Diffondere il veneto

MESTRE - La sua missione? «Diffondere il verbo Veneto», come si legge nella sua bio di Instagram. E in parte ci è già riuscita, tanto che la sua parola...

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MESTRE - La sua missione? «Diffondere il verbo Veneto», come si legge nella sua bio di Instagram. E in parte ci è già riuscita, tanto che la sua parola preferita, “strafanto”, è diventata un vero e proprio tormentone tra i suoi 125mila follower. Il fenomeno Alice Guerra, 31 anni, mestrina di Carpenedo, è esploso in poco più di due mesi: i suoi video, le sue parodie in Veneto («lingua, non dialetto», tiene a precisare) sono diventate virali. Il benvenuto nel mondo degli influencer locali gliel’ha dato il gran visir della categoria, il trevigiano Nicola Canal (famosi i suoi video con Luca Zaia per presentare la stagione della vendemmia) che l’ha voluta per un video insieme. «È successo tutto all’improvviso e un po’ per caso - racconta Alice - sono laureata in Comunicazione, i social mi sono sempre piaciuti, per carità, ma non avrei mai pensato a una cosa del genere. A novembre ero in montagna con il mio ragazzo e per divertirmi ho fatto il primo video-parodia: è stato un successo, la gente ha cominciato a chiedermi di farne altri». Alice nei social porta il Veneto e il suo mondo: i suoi gatti, i suoi cani, le sue radici. «Sono nata e cresciuta a Mestre. Il mio accento? Prendo un po’ di tutto dalla parlata veneta, per questo può sembrare che sia più simile al padovano che al veneziano». Dalle parodie (Titanic, Bridgerton) al commento in Veneto dei trend (i video virali) di TikTok, fino alla videonarrazione della spesa nei supermercato: un’ironia spontanea, genuina, che ha fatto breccia nel popolo dei social. Se ne sono resi conto anche dall’ufficio comunicazione della Lidl che, vedendo le sue storie all’interno del supermercato, hanno risposto a tema: «Ti invieremo presto un nostro “strafanto”». 

«Continuavo a taggarli nelle storie e nei video da mesi perché li amo, sono una loro cliente affezionatissima - sorride Alice - finché non mi hanno risposto. Non vedo l’ora di ricevere il loro “strafanto”». Ma proviamo a tradurlo in italiano. «È una cosa completamente inutile di cui, però, non puoi fare a meno. Una chiavetta usb a forma di gattino? È uno strafanto. Che si distingue dall’”intrigo”, cioè qualcosa di estremamente ingombrante». I social sono già diventati un lavoro? «Per me rimangono un hobby - ribatte - mi diverto tanto, faccio quello che mi piace. In futuro vedremo, per il momento non ci penso. TikTok? Ce l’ho ma da millennial sinceramente sono più affezionata a Instagram».

Con la popolarità sono arrivati anche i primi haters.  «Sì purtroppo è normale. Mi criticano perché non parlo in italiano, o fanno commenti poco carini sul mio aspetto fisico. Cerco di passare oltre, se qualcosa la trovo particolarmente aberrante rispondo affidandomi sempre all’ironia».  L’esperienza con Canal è stata un po’ un’investitura: un video tra i campi per ricordarle, in modo divertente, di rimanere con i piedi per terra anche nel momento della popolarità. «Lui è stato tanto carino, mi ha dato anche diversi consigli. Lo seguo da sempre - commenta - è stato difficile fare il video con lui, non riuscivo a rimanere seria neanche mezzo secondo». 

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Il Gazzettino