«Licenziati perché hanno rispettato la quarantena obbligatoria»: scatta lo sciopero per 2 dipendenti di Alì

Licenziati perché hanno rispettato la quarantena obbligatoria: sciopero per 2 dipendenti di Alì
SAONARA (PADOVA) - Manifestazione Cobas ieri mattina davanti al supermercato Alì di Saonara in via Ungaretti in occasione del primo giorno di apertura al pubblico. I...

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SAONARA (PADOVA) - Manifestazione Cobas ieri mattina davanti al supermercato Alì di Saonara in via Ungaretti in occasione del primo giorno di apertura al pubblico. I magazzinieri hanno scioperato prima davanti al magazzino Alì di via Olanda a Padova, poi una cinquantina di loro si sono spostati al supermercato di via Ungaretti. «La protesta pacifica - si legge in una nota Cobas a firma di Marco Zanotto - ha avuto spunto da due licenziamenti avvenuti nei mesi scorsi. La loro colpa è stata quella di aver rispettato la quarantena fiduciaria. Da quando è stato internalizzato il magazzino di via Olanda e i magazzinieri sono diventati dipendenti diretti di Alì spa, è cominciata una vera e propria rappresaglia nei confronti dei lavoratori». E ancora: «Abbiamo voluto ribadire - ha detto Zanotto - la necessità che vengano riconosciuti tutti i diritti sindacali e abbiamo chiesto con forza il reintegro dei due lavoratori licenziati».


La risposta del gruppo Alì non si è fatta attendere: «Alì, da oltre cinquant'anni, contribuisce allo sviluppo sociale ed economico del territorio in cui opera. I risultati ottenuti si fondano sul rispetto dei principi di trasparenza, correttezza, eticità e buona fede, principi che vengono condivisi anche con i nostri collaboratori, i clienti, i fornitori e le istituzioni. Anche gli obiettivi di crescita futura poggiano sui medesimi valori. Siamo, infatti, sempre più convinti - ha proseguito Alì - che il mercato continuerà a premiare quelle imprese, come Alì, che operano scelte socialmente responsabili e nel rispetto della legge, offrendo servizi di qualità. Per questa ragione, Alì pretende dai propri collaboratori il medesimo rispetto dei principi di correttezza, buona fede, eticità, e non può tollerare violazioni che incidono sul rapporto fiduciario, come quelle sulla disciplina delle assenze dal posto di lavoro. Riteniamo scorretto strumentalizzare controversie individuali, di cui preferiamo non far cenno nel rispetto della riservatezza dovuta ai lavoratori interessati». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino