Alfieri della Repubblica, tre sono padovani: Diletta, Giulia e Tommaso premiati dal presidente Mattarella

Le storie dei giovani che si sono distinti per impegno civile, accoglienza e solidarietà

Alfieri della Repubblica, tre provengono dal padovano: Diletta, Giulia e Tommaso premiati dal presidente Mattarella
PADOVA - Nonostante la giovane età (sono tutti nati dal 1999) si sono distinti per impegno civile, accoglienza dei bisognosi e solidarietà. Oggi, sabato 4...

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PADOVA - Nonostante la giovane età (sono tutti nati dal 1999) si sono distinti per impegno civile, accoglienza dei bisognosi e solidarietà. Oggi, sabato 4 febbraio, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha nominato 30 nuovi Alfieri della Repubblica e di questi tre provengono dalla provincia di Padova: Diletta, Giulia e Tommaso. 

Gli alfieri padovani

Diletta Lago, nata il 22 febbraio 2005, residente a Cittadella è stata nominata per l'amicizia incondizionata con cui ha aiutato una compagna di classe con disabilità nell'interazione sociale. La sensibilità dimostrata si riflette anche nella delicatezza della sua scrittura che l'ha portata a inventare una fiaba per bambini per la quale ha ottenuto un importante riconoscimento.

Diletta ha vinto nel 2020 il primo premio per la sezione ragazzi del concorso letterario Andersen-Baia delle Favole, dedicato alla letteratura per l'infanzia, presentando una sua fiaba, successivamente pubblicata dalla Casa Editrice Itaca con il titolo «Estrela e il fiore perduto». Diletta ha personalmente realizzato anche le illustrazioni del libro. Ma i suoi meriti vanno al di là delle capacità di scrittura. Diletta è, infatti, una ragazza generosa che impiega il proprio tempo libero svolgendo diverse attività di animazione per i bambini della parrocchia. Sin dai tempi della scuola dell'infanzia, Diletta condivide il percorso scolastico con una compagna con disabilità cognitiva, facendosi spesso interprete dei suoi bisogni e cercando di facilitarne l'integrazione all'interno della classe e l'inserimento in un gruppo di coetanei, anche oltre l'ambito scolastico.

Giulia Martinello è nata il 30 maggio 2004, residente a San Pietro in Gu. La quasi 18enne è stata nominato per il servizio volontario prestato a favore di una comunità della Bosnia che, a distanza di anni, non è ancora riuscita a dimenticare l'orrore della guerra. Una testimonianza di solidarietà concreta, realizzata rinunciando al periodo di ferie estive.

Giulia è sempre stata molto attiva nella sua comunità di appartenenza, come scout e come educatrice nelle attività di doposcuola per i più piccoli. A 15 anni è entrata alla Scuola militare aeronautica «Giulio Douhet», a Firenze. Nonostante le attività della scuola siano molto intense, Giulia ha deciso di usare i giorni delle vacanze estive per mettersi a disposizione di chi ha più bisogno. Ha partecipato come volontaria a un campo scout a Vareš, uno dei comuni della Federazione di Bosnia ed Erzegovina che ancora oggi risente in maniera molto pesante delle conseguenze della guerra. Durante questa esperienza si è prodigata nel servizio a favore della popolazione locale per lenire difficili situazioni sociali, insegnando e intrattenendo con il gioco i bambini del posto, aiutando le donne e gli anziani, fino a compiere i lavori più umili per il ripristino di locali e ambienti di infrastrutture.

Tommaso Zotti è nato il 22 novembre 2008 ed è residente a Campo San Martino. La sua nomina per la prontezza con cui ha affrontato una situazione di emergenza, provocata dal malore del conducente di uno scuolabus. Grazie al suo intervento, tutti gli occupanti del mezzo sono riusciti a mettersi in salvo.

Tommaso si trovava nello scuolabus di ritorno a casa, quando l'autista si è sentito male. Per fortuna, prima di perdere conoscenza è stato capace di guidare il bus fino a accostarlo al bordo della strada. Tommaso, con grande lucidità e prontezza, è riuscito ad aprire le portiere dello scuolabus e far scendere tutti i bambini dal mezzo, in sicurezza. Ha poi chiesto aiuto a una famiglia che abitava nelle vicinanze, completando l'opera di salvataggio dei suoi compagni, di se stesso e dell'autista, che così ha potuto essere soccorso.

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Il Gazzettino