Bovolenta junior in nazionale agli Europei di volley 15 anni dopo papà Vigor. «Il nonno a Taglio di Po ha pianto commosso»

Alessandro Bovolenta, figlio di Vigor, ruolo opposto, in battuta con il Ravenna (serie A2)
TAGLIO DI PO - Quindici anni dopo l’ultima gara in nazionale di papà Vigor, un altro Bovolenta, il figlio Alessandro, torna ad indossare la maglia ufficiale della...

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TAGLIO DI PO - Quindici anni dopo l’ultima gara in nazionale di papà Vigor, un altro Bovolenta, il figlio Alessandro, torna ad indossare la maglia ufficiale della nazionale italiana agli Europei, che inizieranno  lunedì 28 agosto e finiranno il 16 settembre.

Il tecnico Fefè De Giorgi ha convocato per la rassegna continentale della quale l’Italia è campione in carica (7 ori per gli azzurri), Alessandro Bovolenta 19 anni, al Ravenna in A2 dove gioca nel ruolo di opposto. Papà Vigor, scomparso nel 2012 a 37 anni, ha giocato 197 partite in Azzurro, conquistando 7 trofei. Alessandro ha già conquistato gli Europei Under 20 (buon sangue, la sorella Arianna ha appena vinto quelli Under 17) ed è nel mirino di diversi club di Superlega. Ha inoltre già debuttato nella nazionale maggiore “sperimentale” che De Giorgi ha schierato al Trofeo Wagner. Contro la Francia l’esordio in assoluto, contro la Slovenia i primi 9 punti in carriera con l’Italia.


L’EMOZIONE A TAGLIO DI PO
La zia Ambra residente a Taglio di Po, sorella del compianto Vigor, è al settimo cielo, come tutti i familiari: «Una soddisfazione grandissima, una grande emozione, sta facendo lo stesso percorso del papà”. Cosa vi ha detto di questa convocazione? «Ha chiamato dicendo che era stato convocato ed era emozionato, continua la sua strada dopo aver vinto gli Europei Under 20, a lui si è aggiunta la sorella».

Esordio a Bologna il 28 agosto per l’Italia nel girone A, dove affronterà il Belgio: «Ci stiamo organizzando per andarlo a vedere. Prima di tutto i nonni che sono raggianti. La nonna poi è contentissima, ma tende a non volere vedere le gare perché ha sempre paura di vederlo sbagliare, faceva così anche con Vigor, non lo guardava e voleva solo sapere il risultato finale. Il nonno invece aveva le lacrime agli occhi».

Una strada importante sotto la stella di Vigor: «E’ un rivivere vecchie emozioni, lui è uguale identico a Vigor, nei gesti, nel parlare, nel carattere, è venuto a trovarci venti giorni fa a Taglio di Po, adesso ha appena preso la patente, e anche quando si mette sul divano sembra suo papà».
È stato cercato da molti club: «Sì, vero, ma ha fatto la sua scelta di rimanere a fare un altro anno di esperienza a Ravenna, dove si è appena diplomato in ragioneria. È giovane ne ha di tempo per andare in giro per l’Italia, intanto va bene la A2, sotto lo sguardo di Vigor da lassù».

Magari anche per trovare l’amore a quella età: «Non vorrei essere sgridata da lui, ma ha una amica, ce l’ha presentata così, ed è molto bella».
 

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Il Gazzettino