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TREVISO - Controlli a tappeto non solo fuori dai locali della movida ma anche all’uscita delle sagre paesane, concerti e manifestazioni. Con l’estate ormai alle porte, la polizia stradale alza il livello di allerta per scongiurare un’altra stagione di sangue come è successo negli ultimi due anni, quando si è arrivati a una media agghiacciante di un morto ogni due giorni, soprattutto nel mese di agosto. «Non abbiamo intenzione di fare agguati a nessuno, ma quando ci si mette alla guida bisogna essere in condizioni ottimali e attenti. L’incidentalità a Treviso è un nervo scoperto - ha affermato il comandante della polizia stradale, Simone Morello - La campagna prevede l’intensificazione dei controlli nell’attività di contrasto all’alterazione da alcol alla guida, il mancato utilizzo delle cinture e l’eccessiva velocità».
I NUMERI
I servizi saranno sempre anticipati da attività di informazione. Quindi non dei veri e propri blitz, anche con l’obiettivo di educare gli automobilisti a comportamenti corretti. D’altra parte, la prevenzione negli anni ha portato a dei risultati: nel 2001 i morti sulle strade trevigiane sono stati 140, 82 nel 2010, 57 nel 2015 e 40 nel 2020 (scesi anche grazie al Covid) per poi risalire l’anno scorso a 62. Gli ubriachi al volante sono passati dai 1.100 del 2000 ai 250 del 2021, passando per i 600 del 2010.
I COMPORTAMENTI
«Il primo artefice della sicurezza sulla strada è la persona stessa - sottolinea il questore di Treviso, Manuela De Bernardin Stadoan - Possiamo costruire macchine tecnologicamente sicure e strade non pericolose. Ma la maggior parte, anzi direi quasi dalla totalità degli incidenti, è determinata dall’inosservanza delle regole e dalla distrazione». Ne è una prova l’ultimo controllo mirato effettuato dalla polizia sull’uso delle cinture di sicurezza: su 24 auto controllate sono state staccate 19 multe, 18 per i conducenti e una per un passeggero. «I fattori umani sono quelli che incidono di più - chiude il questore - Non solo l’abuso di alcol, ma anche l’uso del cellulare che distrae il conducente aumentando spazi di frenata con rischio, ad esempio, di investire un pedone. Non è tollerabile perché irrispettoso della propria vita e di quella degli altri». In questo senso la prevenzione, secondo la questura, è molto importante e sta alla base della campagna lanciata con la Despar per rendere cittadini consapevoli. Il progetto regionale “Guida sicura”, insieme alle 7 questure del Veneto e in collaborazione con il ministero dell’interno, prevede la distribuzione di un opuscolo nei punti vendita Despar per dare un contributo al territorio di Treviso e provincia. Messaggi chiari e incisivi per fare un po’ di cultura stradale.
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Il Gazzettino