Scritte oscene contro le ragazze, bufera nella scuola media

Scritte oscene contro le ragazze, bufera nella scuola media
ALBIGNASEGO - Scritte offensive e disegni volgari sui muri dei bagni delle ragazze. E poi, assorbenti usati messi all’interno dei portasalviette o gettati nei...

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ALBIGNASEGO - Scritte offensive e disegni volgari sui muri dei bagni delle ragazze. E poi, assorbenti usati messi all’interno dei portasalviette o gettati nei contenitori della raccolta carta. Ma anche fazzoletti lasciati sotto i banchi, carte e cartine gettate a terra. Alcune foto delle bravate, poi, sarebbero state postate su Instagram dagli stessi studenti, che si sarebbero anche vantati sui social delle loro “imprese”. È accaduto alla scuola media Valgimiglio di Albignasego. «Sono preoccupata, e con me gli insegnanti, per questa situazione» ha detto il dirigente il dirigente scolastico Federica Silvoni, che ha anche inviato una circolare a tutti i genitori. Silvoni ha chiamato a raccolta gli studenti facendo loro presente il livello di degrado nel cortile e nei bagni: «Qui qualcuno ha disegnato figure ingiuriose - ha detto - mentre sono state buttate lattine e rotoli di carta igienica nei water». Motivo per cui, rileva la dirigente, «ho chiesto ai ragazzi più rispetto nei confronti dell’ambiente dove viviamo ogni giorno. Mi sono riservata un tempo di osservazione per valutare eventuali miglioramenti».

Nel frattempo sono stati tinteggiati i muri dei bagni. Ma sono ricomparse le scritte volgari. Così «assieme ai docenti abbiamo deciso di aumentare il controllo generale - ha spiegato la dirigente - Ad esempio, al di fuori dell’intervallo gli allievi potranno andare al bagno solamente in determinati orari. Non solo. Dopo la pausa di metà mattina, ogni classe, a turno, pulirà il cortile».
Ma il problema sarebbe anche più grave, in quanto qualche adolescente avrebbe inserito su Instagram video e foto di compagni intenti a scrivere frasi oscene. Silvoni ha così scritto ai genitori “per domandare «collaborazione in nome dell’alleanza educativa che ci unisce, descritta nel “patto di corresponsabilità”. Mi auguro che possiate parlare con i vostri figli e farli ragionare sulle regole relative al rispetto per le persone e verso gli ambienti scolastici».
Per quanto riguarda i responsabili dei vandalismi, prosegue, «se verranno identificati, i rispettivi consigli di classe provvederanno ad applicare il regolamento di istituto, in collaborazione con i rappresentanti dei genitori. E se fosse necessario convocherò una riunione con i rappresentanti per stabilire azioni comuni, per riportare serenità e pulizia».
«Riteniamo che sia compito di tutti gli adulti di riferimento far capire ai ragazzi e alle ragazze quando passano il limite dello scherzo arrivando alle offese e alle minacce. Auspichiamo inoltre che madri e padri sorveglino i cellulari dei loro figli» poichè «a volte si percepiscono delle tensioni, vissute dentro al gruppo classe, riconducibili a chat telefoniche o social: capita che in questi luoghi virtuali gli studenti si insultino e le conseguenze e la sofferenza di chi è colpito dalle offese emergono poi a scuola. Difficile, però, risalire ai motivi che scatenano tali situazioni, anche quando ci giungono delle segnalazioni».

Per quanto riguarda whatsapp, la dirigente ricorda infine che «sotto i 16 anni la responsabilità di ciò che viene postato ricade comunque sui genitori». Francesco Cavallaro  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino