Albignasego. Spese pazze con la carta dell'ex capo: svaniscono nel nulla 35mila euro

Assunto nel 2022 ma a febbraio 2023 il rapporto di lavoro si era interrotto: da quella data sono iniziati gli acquisti a sbafo

Albignasego. Spese pazze con la carta dell'ex capo
ALBIGNASEGO (PADOVA) - Un normale controllo in banca aveva svelato il buco finanziario, 35mila euro spariti nel nulla dal fondo risparmi di un'azienda con sede ad...

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ALBIGNASEGO (PADOVA) - Un normale controllo in banca aveva svelato il buco finanziario, 35mila euro spariti nel nulla dal fondo risparmi di un'azienda con sede ad Albignasego. Le indagini dei carabinieri e della Procura diranno che a rubarli è stato un 23enne ex dipendente della società che con quei soldi, nell'ultimo anno, si era dato allo shopping più vario e più sfrenato. Ora il ragazzo che non aveva mai avuto precedenti con la giustizia dovrà rispondere delle accuse di indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento.

L'assunzione e la fiducia

Per raccontare la vicenda bisogna tornare indietro al 2022 quando il ragazzo viene assunto dalla ditta di Albignasego. Dai semplici incarichi, in breve tempo si guadagna la fiducia del proprietario che una mattina gli consegna la carta di credito aziendale per portare a termine un'operazione d'ufficio. Ma se da un lato il 23enne aveva svolto il suo compito, dall'altro ne aveva approfittando trascrivendosi estremi e password della carta di credito in modo da poterla usare a suo piacimento. Nulla però succede fino al febbraio 2023 quando il rapporto di lavoro si interrompe: è a quel punto che l'ex dipendente inizia a mettere in atto il proprio piano.


Shopping, controlli e la confessione


Senza farsi mai scoprire dal momento che quella carta di credito era tenuta dalla ditta solo come fondo risparmi l'ex dipendente aveva iniziato un lento ma costante salasso dal conto corrente intestato all'uomo che prima gli aveva dato un lavoro. Acquisti e pagamenti di beni e di servizi divenuta, con il passare dei mesi, una routine quotidiana senza freni. Interrotta soltanto il 26 febbraio scorso quando il datore di lavoro aveva preso un appuntamento in banca per valutare la propria situazione finanziaria. È stato lì che l'imprenditore è venuto a conoscenza del buco da 35mila euro sul conto dov'erano accumulati i risparmi aziendali. Spese, oltretutto, alle quali lui non ha saputo dare una spiegazione. Dopo aver bloccato la carta, l'uomo ha fatto denuncia ai carabinieri di Albignasego che hanno dato il via alle indagini. La svolta è arrivata grazie all'incrocio dei dati bancari e delle immagini di sicurezza dei negozi nei quali erano stati effettuati gli acquisti: il datore di lavoro infatti ha riconosciuto il suo ex dipendente nelle riprese, negli stessi orari e giorni in cui alla banca risultava effettuato il pagamento. È poi stato sufficiente che i carabinieri bussassero a casa del ragazzo, residente in un comune della cintura urbana di Padova, per portare a dama l'indagine: davanti ai militari dell'Arma il 23enne ha confessato tutto dall'inizio. Dal furto delle password alle spese pazze con la carta della ditta. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino