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LIDO DI VENEZIA - Un'antica darsena della Serenissima riaffiora dal cantiere agli Alberoni. Questa la sorpresa emersa, una decina di giorni fa, dal cantiere in Strada della Marina dove, entro la fine del 2023, dovrebbero essere inaugurati 23 nuovi appartamenti realizzati in due fabbricati ciascuno. Subito l'impresa ha avvisato la Soprintendenza e dato lo stop ai lavori in corso per andare a fondo. Un altro imprevisto, dopo che già il Covid, negli ultimi due anni, ha provocato inevitabilmente dei rallentamenti. Lo stop però non fa perdere ai proponenti la fiducia sul buon esito dell'operazione imprenditoriale. Una scelta di grande responsabilità in attesa dei rilievi.
LA ZONA
L'area è quella adiacente al campo da calcio del patronato degli Alberoni vicino alla chiesa di Santa Maria Elisabetta e a ridosso di via della Droma. A portare avanti l'intervento edilizio è la società Iuvenilia di Valerio Bernardinello di Fossò. Oltre alle case saranno naturalmente predisposti tutti i servizi annessi ai nuovi residenti, aree verdi e parcheggi sotterranei.
LA RICERCA
Si cercano anche fonti storiche per capire se vi siano testimonianze che in quel punto, o nella zona, attestino in passato la presenza di una darsena. Il ritrovamento ha destato grande curiosità in tutto il paese che si trova nella punta sud dell'isola e dove risiedono circa in seicento. La notizia si è diffusa rapidamente agli Alberoni e non solo. Va ricordato che il Lido è da sempre un territorio particolarmente ricco dal punto di vista delle scoperte archeologiche. Si pensi per esempio, all'antico forte delle Quattro Fontane rinvenuto alla luce mentre erano in corso i lavori di scavo per quello che avrebbe dovuto essere il nuovo Palazzo del cinema e invece, si è trasformato nel buco della vergogna. Una darsena agli Alberoni però è fatto assolutamente inedito. «In linea generale - spiegava Bernardinello qualche mese fa - entro il 2022, contiamo di aver concluso la parte grezza del lavoro e quindi di poter iniziare le finiture. Abbiamo voluto puntare su un'operazione calibrata che non stravolga il territorio, ma che, invece, possa dare altro impulso di vitalità. È ancora troppo presto per vedere spuntare almeno il primo dei due nuovi fabbricati, ma non appena arriveremo in questa fase daremo tutti i dettagli dell'intervento nei particolari. Per ora siamo contenti di essere partiti. Ci auguriamo di non avere ulteriori intoppi indipendenti dalla nostra volontà perché teniamo a questa nostra iniziativa».
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Il Gazzettino