“Numerati” i tigli condannati all’abbattimento. A gennaio motoseghe in azione. Speranza Tar per gli ambientalisti

Nell'ex fiera il numeretto attaccato alla corteccia indica chi vive e chi muore

“Numerati” i tigli condannati all’abbattimento. A gennaio motoseghe in azione. Speranza Tar per gli ambientalisti
PORDENONE - Un numero su ogni tiglio che sui trova nell'area dell'ex fiera. Sembra quasi un marchio: da 1 a 53 saranno sacrificati, il 54 tira un grande sospiro di...

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PORDENONE - Un numero su ogni tiglio che sui trova nell'area dell'ex fiera. Sembra quasi un marchio: da 1 a 53 saranno sacrificati, il 54 tira un grande sospiro di sollievo e gli altri possono vivere un po' più tranquilli. Scherzi a parte, attaccati ai tigli in quell'area ci sono da un alto i fogli con gli slogan appesi dai rappresentanti del comitato "Il tiglio verde", dall'altro i numeri che invece ha fissato il comune. Numeretti piccoli, ma fondamentali, perchè decretano la sorte delle piante.


IL RICORSO
Il comitato a questo punto pare aver già preso la decisione, la battaglia proseguirà nelle aule di giustizia, al Tar. Facile intuire che sarà chiesta la sospensiva che potrebbe innescare il blocco delle motoseghe mettendo in difficoltà l'amministrazione comunale sul fronte sul fronte dei tempi stretti che prevede l'iter per le opere finanziate con il Pnrr.


GLI APPIGLI
A proposito del ricorso al Tar si è fatta avanti anche Legambiente che potrebbe sostenere la via giudiziaria, anche se prima, però, la questione dovrà essere visionata dalla sede centrale dell'associazione e i tempi sono stretti anche per i ricorrenti. L'idea dell'amministrazione, infatti, è quella di abbattere i tigli a gennaio, anche se non è da escludere che la strada possa essere abbreviata e la motosega passi a dicembre. Di sicuro il Comitato ha già alzato le antenne e sicuramente, nel caso in cui si dovesse arrivare a questo passo, saranno in molti ad andare nell'ex fiera per cercare di spegnere le motoseghe. Un primo test per capire quanto effettivamente interessano ai pordenonesi gli alberi dell'ex fiera, potrebbe essere quello della raccolta di fondi per pagare la causa che al Tar si aggira intorno ai 15 mila euro, più altri 5 - 7 per la sospensiva.


LE DIFFIDE
In attesa di capire come evolverà la situazione, si viene a sapere che le diffide inviate al sindaco e all'ex assessore all'Ambiente (ora non sono più un problema suo) sono due. Una, come è noto, è quella articolata e "pesante" del Comitato "Il tiglio verde". L'altra, invece, è stata presentata da un privato cittadino. Da quanto è stato possibile capire si tratterebbe di una persona residente a Cordenons.


L'EUROPA
Dopo le due interrogazioni parlamentari annunciate (5Stelle e Verdi Sinistra), il caso degli alberi di Pordenone potrebbe finire anche in commissione europea. «Quel che sta accadendo a Pordenone nell'area dell'ex Fiera è inaccettabile. Un'area con spazi verdi, che viene già utilizzata dalla cittadinanza, diviene oggetto dell'ennesima speculazione cementizia, il Polo Young, mentre la giunta comunale perde pezzi, con le dimissioni dell'assessore all'Ambiente. Per questo scempio si vogliono utilizzare i fondi del Pnrr, con l'abbattimento di 53 tigli sani che hanno quasi un secolo. Il caso - spiega l'europarlamentare grillina Sabrina Pignedoli, con la consigliera comunale Mara Turani e la regionale Rosaria Capozzi - finirà in Europa perchè presenterò una interrogazione alla Commissione».
Europea su quanto sta accadendo, visto che per comune, Regione e governo italiano è tutto in regola. Sono al fianco dei cittadini contrari a questo progetto e delle mie colleghe del Movimento 5 Stelle che già si battono sul territorio per la difesa del patrimonio storico e arboreo che l'area dell'ex Fiera costituisce", conclude Pignedoli.

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IL NUOVO ASSESSORE


«La scelta di Ciriani di sostituire Monica Cairoli con Mattia Tirelli a cui va la simpatia e un sincero in bocca al lupo - spiega Marco Salvador della Civica - evidenzia come per il sindaco le competenze in tematiche ambientali non sono così importanti per ricoprire il relativo assessorato. Mattia Tirelli in questi anni si è contraddistinto per una infranabile professione di fede verso le scelte del sindaco e per le famose dichiarazioni sul cambiamento climatico - per lui legate più ad una volontà di Dio che dall'azione antropica dell'uomo. Speriamo ora, che per le importanti funzioni che dovrà andare a ricoprire, si affidi maggiormente alla scienza».

 

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Il Gazzettino