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AURONZO - Se anche questa estate il tradizionale ritiro di precampionato della Lazio, il 15. consecutivo, ha costituito in luglio la differenza positiva dell'economia turistica di Auronzo di Cadore, per il prossimo anno all'orizzonte si addensano nubi minacciose. Smorza gli entusiasmi degli operatori dell'ospitalità (come l'assessore al turismo, Roberto Pais Bianco, gestore della Pensione Serena: «Per un luglio come quello trascorso metterei la firma»), il sindaco Dario Vecellio Galeno.
I DUBBI
Nell'esporre la sua relazione, dopo due mesi si attività della sua Amministrazione, il primo cittadino della val d'Ansiei ha evidenziato alcune incertezze sul confermato ritiro 2023 in vista delle Tre Cime di Lavaredo delle casacche biancocelesti. «Almeno un paio di cose lasciano perplessi ha esordito Dario Vecellio Galeno - e riguardano alcuni punti inseriti nel contratto che sicuramente sono sfavorevoli al Comune».
IL VENEZIA
Sempre in tema di ritiri calcistici, nella sua conclusione Dario Vecellio Galeno non ha mancato di dare una stoccata all'Amministrazione che lo ha preceduto: «Lascia senza parole il contratto protocollato il 10 giugno di quest'anno, due giorni prima delle elezioni comunali, relativo al ritiro precampionato del Venezia Calcio. Evento realizzato senza alcun obiettivo promozionale del territorio e con un costo non indifferente per le casse comunali». Nella tornata precedente, a seguito delle rimostranze della minoranza per voce di Daniela Larese Filon per il budget ritenuto troppo alto per il ritiro dolomitico della Lazio con un costo previsto in circa 480mila euro, era stata la maggioranza a nome del vicesindaco Enrico Zandegiacomo ad accusare quella ancora precedente di aver alzato troppo l'asticella.
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Il Gazzettino