Aviano. Chiude lo storico albergo Alpino, aveva aperto nei primi anni Sessanta

L'albergo alpino
AVIANO (PORDENONE) - «Invece di buttare 2 milioni di euro nel recupero dell'ex latteria di Castello, l'Amministrazione avrebbe potuto pensare a soluzioni alternative...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

AVIANO (PORDENONE) - «Invece di buttare 2 milioni di euro nel recupero dell'ex latteria di Castello, l'Amministrazione avrebbe potuto pensare a soluzioni alternative come quella di acquistare l'albergo Alpino, in centro ad Aviano, ormai in chiusura». Danilo Signore, consigliere comunale della lista Per Aviano e già assessore alle Politiche sociali nella precedente amministrazione, rinnova le critiche all'investimento di 2 milioni di euro su quello che chiama "un rudere" e invita l'amministrazione a guardare a scelte alternative.

OCCASIONE PERSA

Una avrebbe potuto essere l'acquisto dell'albergo Alpino dove si sarebbero potuti ricavare inoltre ben più dei 3 alloggi previsti dal recupero dell'ex latteria di Castello. «Quando eravamo alla guida del Comune - ricorda - avevamo anche noi previsto un intervento di recupero dell'ex latteria, ma all'epoca l'investimento necessario si aggirava sugli 850mila euro. Sappiamo che nel frattempo i costi sono lievitati, ma pensare di investire oggi 2 milioni, più del doppio, su un vecchio rudere, forse è davvero eccessivo. Forse i soldi di Regione, Ater e Comune avrebbero potuto essere spesi meglio se investiti in un progetto alternativo, come l'albergo di piazzale Trento. Invece di rischiare di perdere un altro pezzo di storia dovremmo guardare a come farlo rivivere».

L'ULTIMO GIORNO

Per la struttura alberghiera, tra le prime ad Aviano, risalente ai primi anni '60 del secolo scorso di proprietà della famiglia Bassetto, oggi, 31 dicembre, è l'ultimo giorno di attività, come conferma la signora Nadia. «La famiglia - aggiunge Signore - non chiedeva nemmeno una cifra esosa. Forse si sarebbe potuto verificare la fattibilità di un simile investimento per ricavarne degli appartamenti da riservare ad un progetto di cohousing. Stiamo vedendo sempre più la necessità di trovare strutture adeguate per ospitare persone anziane ancora autosufficienti ma che necessitano di un supporto socio-assistenziale. Queste strutture, già molto presenti all'estero, saranno un argomento su cui ci dovremo confrontare sempre più in futuro. E questa struttura in centro ad Aviano avrebbe potuto essere un investimento interessante. Certo andava fatta una valutazione attenta perché saranno necessari ben più dei 2 milioni appena investiti sull'ex latteria, ma facendo due conti si potevano ricavare circa cinque appartamenti per piano, 15 in tutto. Ben altra cosa rispetto ai tre ricavabili nell'ex latteria. È un esempio. Pensiamo però anche ad altre strutture come l'ex distretto». 

Il recupero dell'ex latteria di Castello è intanto già avviato con la posa della prima pietra avvenuto solo pochi giorni prima di Natale alla presenza del sindaco Paolo Tassan-Zanin e del presidente di Ater, Giovanni Tassan Zanin, esecutrice dell'intervento. 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino