Albergo in un aereo per far decollare il turismo in Nevegal

L'idea di Belluno Alpina, aprire un albergo in un aereo per rilanciare il Nevegal
 Belluno Alpina non si ferma: ora lancia l’idea...

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 Belluno Alpina non si ferma: ora lancia l’idea dell’albergo nell’areo. «Una proposta a costo zero – commenta il vice presidente dell’associazione, Rodolfo De Min -  totalmente nuova per il nostro territorio». Il veicolo a motore, un aereo storico della compagnia postale francese, prenderebbe posto in una delle tante piane della zona tra Quantin-Nevegal-Ronce-Valmorel e servirebbe, secondo il gruppo di cittadini, a rilanciare la ricettività dell’intero comprensorio. La proposta non è affatto campata in aria, ma nasce da un progetto concreto e non servirebbero soldi pubblici per attuarla. «Siamo in contatto con un’azienda che sta cercando 2000 metri di terreno dove poter alloggiare un vecchio aereo, un Fokker 27 del 1968, che verrebbe trasformato in una struttura ricettiva con due camere - spiega De Min -. Si tratterebbe di un recupero ecologico, visto che il mezzo verrebbe semplicemente poggiato sul terreno e troverebbe una nuova vita come parte del sistema turistico cosiddetto esperienziale, che grande successo sta trovando in questi tempi soprattutto tra i turisti stranieri». Il mezzo è già disponibile e pronto per il trasporto, che sarà a carico dell’azienda, come il posizionamento e la gestione. Resta solo da decidere e da avere il via libera dai Comuni dove verrebbe eventualmente poggiato. Ne gioverebbe anche l’area attorno, perché verrebbero realizzate aiuole, alberi e un parco giochi per le famiglie ospitate, riducendo così anche l’impatto ambientale e visivo. L’azienda che sta portando avanti la proposta, e che già gestisce quattro location extra-alberghiere in tutta Italia, stima un’occupazione della struttura tra i 250 e i 300 giorni all’anno per un totale di 800/1000 visitatori. «Si tratterebbe di un’offerta a costo zero e totalmente nuova per il nostro territorio e per il territorio italiano: simili situazioni si trovano in Svezia, in Olanda e addirittura in Costa Rica - conclude De Min -. È un’occasione unica e credo che tutti quelli che vogliono rilanciare la ricettività e l’economia del nostro comprensorio dovrebbero impegnarsi per concretizzare un’idea che ci permetterebbe di attirare questo nuovo tipo di turismo, moderno ed internazionale». Non sarebbe la prima volta per Belluno. Certo, di aerei dove trascorrere le vacanze ancora non ce ne sono in città, ma un privato da qualche anno ha riadattato un vecchio bus londinese affiancandolo alla propria struttura ricettiva e creandovi all’interno una camera super tecnologica dotata di tutti i comfort. Una proposta che sembra piacere e incontrare i gusti di tante famiglie, anche straniere.
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Il Gazzettino