Gli albergatori vincono la battaglia degli sconti contro booking.com

Gli albergatori vincono la battaglia degli sconti contro booking.com
MESTRE - Le oltre tremila imprese alberghiere venete e le altre decine di migliaia italiane hanno vinto la "battaglia del buon senso" contro le multinazionali della prenotazione...

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MESTRE - Le oltre tremila imprese alberghiere venete e le altre decine di migliaia italiane hanno vinto la "battaglia del buon senso" contro le multinazionali della prenotazione on-line. Con l’emendamento al Ddl sulla concorrenza votato l’altra sera alla Camera (434 favorevoli e solo 4 contrari), potranno praticare prezzi inferiori a quelli concordati con i siti web tipo booking.com e Expedia. Federalberghi vince quindi la battaglia: gli albergatori potranno fare prezzi più bassi rispetto alle offerte on-line dei siti come booking.com ed Expedia.




«Il provvedimento premierà i consumatori - dichiara il presidente di Federalberghi Veneto e vicepresidente nazionale Marco Michielli -. Dopo un analogo provvedimento da parte dell’antitrust tedesco un anno fa, e del ministro Francese Macron a giugno e dopo un timido pronunciamento dell’Antitrust Italiano, la Camera ha posto mano a questa materia in tema di concorrenza consentendo un allineamento con le altre nazioni europee».



Ora si attende l’approvazione in Senato (non difficile vista la quasi unanimità del voto alla Camera) per trovare sui siti internet degli alberghi prezzi inferiori a quelli riportati sui siti internet delle società di intermediazione. «Il punto in questione - ricorda Michielli – era il parity rate, una clausola che impedisce agli alberghi di proporre nei propri siti prezzi inferiori rispetto a quelli praticati nelle piattaforme on-line, una clausola-capestro a palese favore delle multinazionali della prenotazione».



Il relatore del Ddl sulla concorrenza, l’onorevole veneto Andrea Martella del Pd, ovviamente è soddisfatto della votazione dell’emendamento presentato dal suo collega di partito Arlotti. «Il Ddl sulla concorrenza è in attesa di approvazione dal 2009 - spiega l’onorevole - e riguarda settori importanti come banche, energie e professioni e una volta approvato eliminerà i colli di bottiglia che ora limitano parecchio la nostra economia. Ho sollevato la questione del rapporto fra le piattaforme on-line e l’economia reale, presentata da relatori di vari partiti. Il Governo ha rimesso tutto all’aula e così si è giunti a una rapida approvazione di questo emendamento che penso potrebbe portare a benefici per i consumatori mportando una maggiore concorrenza e favorendo la libertà di scelta. Credo che sia una conquista importante per tutto il settore del turismo italiano». Soddisfazione è stata manifestata anche dal deputato bellunese del Pd Roger De Menech.

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Il Gazzettino