Agriturismo, presenze record: prodotti più tutelati e spesa contenuta fanno volare il settore

Le 80 strutture hanno registrato il tutto esaurito non solo nei giorni di festa ma per l'intero periodo natalizio

Agriturismo, presenze record: prodotti più tutelati e spesa contenuta fanno volare il settore
BELLUNO - Piacciono gli agriturismi ai consumatori bellunesi e ai turisti, con la loro tipicità e il legame del territorio. Anche le recenti festività natalizie...

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BELLUNO - Piacciono gli agriturismi ai consumatori bellunesi e ai turisti, con la loro tipicità e il legame del territorio. Anche le recenti festività natalizie hanno segnato il boom di presenze negli 80 agriturismi della provincia, con il tutto esaurito non soltanto nei giorni di festa, ma anche nel complesso delle due settimane del periodo. E ora, aprire un agriturismo è più agevole, con meno burocrazia, mentre nelle tavole degli stessi troveremo più prodotti a filiera corta. Sorride a tali provvedimenti Coldiretti Belluno, tra i promotori di tali iniziative che sono diventate recentemente legge regionale. «Una delle più importanti novità - afferma Fabrizio Pescosta presidente della sezione agriturismi di Coldiretti Belluno - è la semplificazione dell’inizio dell’attività agrituristica. All’azienda agricola infatti basterà presentare una scia nel proprio Comune per partire con l’attività, e ciò rappresenta un importante passo avanti verso lo snellimento della parte burocratica».

IL TREND
Tale semplificazione potrebbe portare a un ulteriore aumento degli agriturismi nella provincia, dato anche il notevole sviluppo del turismo esperenziale legato al settore agricolo nelle sue varie sfaccettature e tipologie. «C’è sempre bisogno di attività nuove - continua Pescosta - e soprattutto giovani che portino novità al settore, e speriamo anzitutto che vengano avanti nuove aziende agricole specie per il mantenimento del territorio che questo che è l’aspetto più importante, se in più si riesce ad incrementare anche le aziende agrituristiche ben venga. Il lavoro non manca e le recenti festività lo testimoniano. Nonostante il rincaro dei prezzi, la spesa al tavolo da parte del consumatore per un pasto si attesta sui 25 – 30 euro, che in media è il nostro menù completo».

LA QUALITÀ
Viene quindi apprezzato particolarmente il dato che le pietanze provengano in buona parte dall’azienda agricola stessa titolare dell’agriturismo, e la nuova normativa regionale in questo senso detta importanti novità nell’approvvigionamento del resto delle materie prime che troviamo sul piatto. «Fino a oggi - continua Pescosta - la disciplina era già piuttosto ferrea per l’acquisto delle materie prime in cucina, nel senso che potevamo acquistare prodotti agricoli anche da provincie contermini alla nostra regione, vedi Brescia, Trento nonché provincie del Fruili Venezia Giulia, e ora invece la normativa è ancora più stringente perché possiamo acquistare prodotti di origine agricola esclusivamente in regione». Ma queste nuove regole piacciono al settore: «Certo significa un restringimento burocratico, ma dal mio punto di vista rappresenta altresì una buona strategia di sviluppo e la crescita delle aziende agricole del nostro territorio. In montagna la legge parla ora di un 15% che può essere acquistabile dal libero mercato, 25% deve essere prodotta dell’azienda agricola dell’agriturismo e la restante parte, ovvero il 60% da aziende agricole del Veneto», afferma Pescosta.

L’ASPORTO


Un’altra novità importante contenuta nella nuova normativa riguarda l’asporto, argomento a lungo controverso riguardante gli agriturismi. «Il problema - conclude il referente bellunese del settore agrituristico - era emerso in particolare all’epoca della pandemia quando non potevamo fare l’asporto, ed avevamo ottenuto una deroga per tale servizio e anche per la consegna a domicilio. Adesso con la nuova normativa possiamo ufficialmente effettuare sia l’asporto che la consegna a domicilio, ed è chiaro che ne beneficeranno maggiormente gli agriturismi vicino a Belluno, Feltre o altri centri popolosi, piuttosto che le malghe in montagna».
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Il Gazzettino