Una pallina al formaggio di grotta, una allo zafferano: ecco l'agrigelato ai sapori delle Dolomiti

Il gelato al formaggio e allo zafferanto: l'agrigelato di Carolina Da Rold
BELLUNO - Tra le curiosità che hanno destato più interesse alla Mostra internazionale del gelato artigianale di Longarone c’è...

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BELLUNO - Tra le curiosità che hanno destato più interesse alla Mostra internazionale del gelato artigianale di Longarone c’è l’”agrigelato” di Carolina Da Rold (foto). Lo ha presentato ieri nello stand di Coldiretti, allestito per far incontrare professionisti e imprenditori agricoli: a lei il compito di intrattenere i visitatori promuovendo il made in Italy e il consumo di un prodotto simbolo di un territorio laborioso e generoso anche dal punto di vista delle abilità e competenze. La sua è una proposta particolare, basata sulle materie prime che arrivano dall’azienda di famiglia o da altre piccole realtà simili. Produce infatti un gelato fatto con il latte munto nella sua stalla, con lo zucchero italiano, con i pistilli di zafferano raccolti sulle Dolomiti, o anche con il formaggio stagionato in grotta. 



LAVORO DI RICERCA
Un lavoro di ricerca e sperimentazione che porta avanti con convinzione da quando ha avviato l’attività, nel 2012. «Fin dall’inizio ho voluto percorrere una strada diversa per poter utilizzare i prodotti nella nostra azienda agricola di Tisoi – dice la gelatiera -. Ho cominciato dall’ingrediente più classico, il latte, per poi passare alla ricotta, al mascarpone e ora anche al formaggio. I clienti hanno apprezzato, così ho pensato di proseguire in questa direzione approvvigionandomi da altre piccole realtà italiane simili alla nostra di quello che non produciamo noi. È stato così, ad esempio, per la nocciola o per il pistacchio. Preziosa è la collaborazione con Coldiretti perché mi ha introdotta in una rete di aziende agricole tra le quali ci sono collaborazione e confronto. Negli ultimi anni sono sorte anche qui nel Bellunese realtà interessanti di giovani che lavorano con passione: con i loro prodotti ho iniziato a fare nuovi gusti come ad esempio il “pom limon”, una varietà antica di mele che coltiva Alice Pedon di Naturalpina a Giamosa, o lo zafferano di Marvin Viel, uno del membri del gruppo Zafferano Dolomiti».

Questo lavoro di squadra tra i giovani coltivotarori è incentivato da Coldiretti che punta molto sul loro spirito di iniziativa. In occasione della Mig, la confederazione ha tenuto a ricordare che proprio le nuove generazioni, grazie alla tecnologia e all’interpretazione dei bisogni alimentari delle famiglie, hanno saputo sviluppare inedite modalità di confezione che tengono conto di intolleranze e regimi di dieta particolari. Con l’esperienza dell’emergenza sanitaria i giovani si sono movimentati per la consegna a domicilio di vaschette, durante il lockdown, mettendo a disposizione mezzi aziendali come ad esempio l’ape car per un servizio porta a porta. Idee come queste sono state premiate durante l’ultima edizione dell’Oscar Green, concorso under 30 per la creatività ed innovazione in agricoltura.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino