Aggrediti e pestati dai rom accampati ai confini del loro terreno agricolo

Gli agricoltori che chiedevano fosse rispettato il terreno di loro proprietà e sono stati aggrediti dai rom
CADONEGHE - Aggrediti con calci, pugni e sputi da un gruppo di Rom. Vittime della violenza due agricoltori di Cadoneghe che sono stati colpiti ripetutamente e insultati, con...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
CADONEGHE - Aggrediti con calci, pugni e sputi da un gruppo di Rom. Vittime della violenza due agricoltori di Cadoneghe che sono stati colpiti ripetutamente e insultati, con tanto di sputi in faccia da almeno 8 uomini che si trovavano nel campo Rom abusivo di via Matteotti. L’episodio è accaduto mercoledì pomeriggio. Alessandro Ridolfi e Giorgio Chillon, che possiedono ciascuno un lotto di terra che confina con il campo nomadi, stavano lavorando il terreno. 


Hanno chiesto per l’ennesima volta agli occupanti del campo di smetterla di defecare e urinare, e di abbandonare carta igienica, assorbenti e pannolini nei loro terreni, dove coltivano erba medica per foraggio. E sempre mercoledì pomeriggio si sono rifiutati di far parcheggiare le loro macchine sui campi prossimi al raccolto. E per tutta risposta hanno rimeditato calci, pugni, sputi, minacce e offese. «Mentre stavamo tornando verso casa - racconta Giorgio Chillon - siamo stati aggrediti. Ho detto di non parcheggiare la macchina sul mio campo. In un primo momento uno scambio di parole e ad un certo punto uno di loro mi ha sputato addosso. Ho risposto con uno sputo anch’io e sono stato scaraventato a terra e hanno iniziato a darmi calci e altri sputi». 

 

Fidanzati pestati al bar dopo i "complimenti" alla ragazza: denunciati tre moldavi

MOGLIANO (TREVISO) - Avevano provocato e insultato una coppia di ventenni in piazza Caduti nei pressi del bar Eden e, quando questi avevano reagito, li avevano aggrediti e percossi costringendoli a farsi medicare al pronto soccorso. Era il 18 luglio e ieri, due mesi dopo, le indagini dei carabinieri hanno permesso di identificare e denunciare i responsabili, tre giovani pregiudicati di origine moldava.


LE MINACCE FINALI
«Ho cercato di aiutare Giorgio ma mi hanno preso a pugni in testa e sull’occhio - interviene Alessandro Ridolfi -. Alla fine della rissa andando via ci hanno minacciato dicendo “noi ti bruciamo tutto”. Siamo stati aggrediti da 8 uomini». All’arrivo dei carabinieri, i due agricoltori erano parecchio malconci e sanguinanti e i militari hanno chiesto l’intervento dell’ambulanza che li ha portati al pronto soccorso. Chillon ha rimediato un trauma all’occhio, escoriazioni e ferite al volto e la frattura di un dente. Ridolfi se l’è cavata con un occhio nero e alcune ecchimosi sulla testa.


«Il fatto è che loro si sono impuntati perché ho detto di spostare l’auto e di metterla dalla loro parte - dice ancora Chillon -. Non possono pretendere di venire in casa d’altri e fare i comodi loro. Ogni volta che arriva qualcuno qui piazzano le auto dove vogliono e la fanno da padroni». L’altro giorno al campo Rom c’era un bel viavai di auto, almeno 40. «Adesso basta! - è sbottato il sindaco Marco Schiesaro -. Tutto ciò è sconcertante e inaccettabile. La nostra tolleranza per questa gente è finita! A Cadoneghe non c’è posto per chi non rispetta le leggi e la civiltà. Sono anni che queste persone vanno a defecare sui campi coltivati, una vera latrina a cielo aperto con tanto di carta e anche assorbenti abbandonati. Abbiamo intrapreso una battaglia per la legalità e contro l’indifferenza. O imparano a comportarsi come tutti gli italiani, visto che anche loro sono italiani, o qui a Cadoneghe, e spero in tutto il territorio nazionale, per loro non c’è posto. Siamo convinti che la legge di natura dove il più debole soccombe al più forte non debba trovare spazio. Chiederò ad autorità e istituzioni di sostenerci e difendere la nostra gente da questi soprusi e violenze. Il campo di via Matteotti va smantellato. Ai due agricoltori feriti mando un incoraggiamento e un augurio di pronta guarigione!». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino