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AURONZO DI CADORE (BELLUNO) - È stata "temporaneamente" riaperta ieri mattina la strada regionale 48 delle Dolomiti dopo l'acquazzone di giovedì sera che ha messo in moto una vasta colata detritica. Ma a monte c'è altro materiale che potrebbe cadere in caso di pioggia. Colpita anche la Val Marzon nel punto, esattamente nello stesso punto in cui a luglio era caduta una prima frana solo che stavolta la cubatura è almeno tripla.
«CI SERVE AIUTO»
Il sindaco di Auronzo, Dario Vecellio Galeno, ieri ha chiesto alla Regione il riconoscimento dello stato di emergenza relativamente alla gestione della Val Marzon, strada di competenza comunale. «Non possiamo farci carico di tutte le frane - commenta sconsolato il sindaco -, non abbiamo le forze economiche per farlo. Un costo enorme che ci costringerà a rinunciare alle manutenzione».
Sul fronte della regionale 48, invece, l'intervento è a carico di Veneto Strade, ovvero il braccio operativo della Regione Veneto per quanto concerne la viabilità.
ATTIVATO IL COC
«Abbiamo attivato anche il Centro operativo comunale (Coc) - spiega il primo cittadino - e allertato la Protezione civile che monitorerà la situazione». Il versante che ha liberato la colata detritica, infatti, presenta ancora masse precarie che, con la prossima pioggia potrebbero scendere a valle, invadendo nuovamente la Sr 48, in questi giorni particolarmente trafficata. «Ieri Veneto Strade - spiega Vecellio Galeno - ha effettuato dei sopralluoghi anche con l'utilizzo dei droni. È stata rilevata la presenza di altro materiale. Resteremo in stretto contatto per intervenire con una chiusura qualora dovesse arrivare altra pioggia». Tra le innumerevoli situazioni franose, quella in località Argentiera è stata, purtroppo, un'assoluta novità. «In quel punto - prosegue il sindaco - non era ma accaduto nulla».
GESTIONE DELL'EMERGENZA
La colata di ghiaia e fango, messa in moto dalla forte pioggia, è scesa in strada quasi al rallentatore, tanto da aver consentito agli automobilisti di mettersi al riparo. Un discesa lenta ma inesorabile che ha occupato un tratto di circa 30 metri. L'intervento di Veneto Strade, unitamente ai Vigili del fuoco, è stato praticamente immediato, necessario per fa fronte al forte traffico del momento. In un paio d'ore è stata liberata parte della strada consentendone così subito l'utilizzo per la direzione sud, mentre nell'altro senso si è utilizzata la ciclopedonale. Resta in ogni caso l'allerta. Spetterà alle previsioni fornire rapide informazioni per attivare un'eventuale chiusura.
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Il Gazzettino