Nuovo pronto soccorso: appaltati i lavori per tre milioni di euro

Il rendering del nuovo pronto soccorso dell'ospedale di Agordo
AGORDO - Aggiudicati a una ditta padovana i lavori di ristrutturazione e ampliamento del pronto soccorso dell’ospedale di Agordo. Tre milioni di investimento che...

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AGORDO - Aggiudicati a una ditta padovana i lavori di ristrutturazione e ampliamento del pronto soccorso dell’ospedale di Agordo. Tre milioni di investimento che consentiranno il rinnovo degli attuali locali interni, la costruzione di un nuovo passaggio in cui far transitare le ambulanze e la sistemazione delle aree esterne curando in particolar modo la viabilità e la sicurezza degli accessi, anche quelli pedonali. L’apertura del cantiere è prevista per ottobre. 

«L’intera operazione - afferma il direttore dell’Usl 1 Adriano Rasi Caldogno - avverrà nei tempi più rapidi possibili e in anticipo rispetto al cronoprogramma che avevamo individuato».
LA DELIBERA 
Porta la data di ieri la deliberazione con la quale l’Usl 1 Dolomiti ha provveduto all’aggiudicazione dei lavori di ristrutturazione e ampliamento del pronto soccorso dell’ospedale di Agordo alla Impresa Atheste Costruzioni srl di Este, quale capogruppo dell’associazione temporanea di imprese con Ranzato Impianti srl di Padova. L’importo netto di contratto dei lavori aggiudicati ammonta a circa 2 milioni e 200mila euro mentre l’ammontare complessivo dell’investimento è di circa 3 milioni di euro. I lavori, che avranno inizio il prossimo autunno, prevedono, nel complesso, la ristrutturazione dell’area interna corrispondente all’attuale pronto soccorso, una nuova costruzione relativa alla camera calda e agli spazi di supporto ad essa, opere di miglioramento sismico e sistemazioni esterne per la nuova viabilità, con particolare cura dei percorsi pedonali di accesso. 
«La ristrutturazione del pronto soccorso di Agordo - spiega il direttore generale dell’Usl 1 Rasi Caldogno - avverrà nei tempi più rapidi possibili e in anticipo rispetto al cronoprogramma concordato per il finanziamento sui fondi Odi. L’intervento comporterà considerevoli vantaggi quali il potenziamento dell’assistenza territoriale, la riorganizzazione della rete ospedaliera e il consolidamento della rete dell’assistenza emergenza-urgenza del territorio bellunese». 
IL FINANZIAMENTO 

Il progetto sarà finanziato con 2,5 milioni dal Fondo Comuni Confinanti - Odi ex Brancher, come da convenzione firmata tra l’Usl 1 Dolomiti e la Provincia di Belluno nel giugno del 2019, e per 500mila euro dalla Regione del Veneto. Una “spartizione” di competenze, queste, che aveva visto i sedici sindaci dell’Agordino spaccati in due “fazioni”. Quella di centrosinistra che sosteneva che alla sanità e alle sue strutture avrebbe dovuto pensarci Palazzo Balbi e quella opposta di centrodestra che ha sempre sottolineato l’importanza di concedere a Venezia parte dei propri fondi di confine per rimettere in sesto l’ospedale di Agordo che si rivela strategico per i residenti ma anche per chi viene in zona per turismo e che ad esempio, soprattutto in inverno, può ritrovarsi con una gamba rotta e la necessità di un primo intervento. Ad ogni modo, pace fatta, i comuni confinanti con le Province autonome di Trento e Bolzano hanno dato l’ok alla cessione di oltre 2 milioni di euro per il bene collettivo. Da qui l’avvio, a ottobre, del rombo delle ruspe. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino