Aule distrutte a scuola, due studenti vandali a processo

Aule distrutte a scuola, due studenti vandali a processo
AGORDO (BELLUNO)  - Invece di studiare a scuola ci andavano per fare danni e spaccare le aule. Alla fine, i due studenti indisciplinati del Follador, sono stati...

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AGORDO (BELLUNO)  - Invece di studiare a scuola ci andavano per fare danni e spaccare le aule. Alla fine, i due studenti indisciplinati del Follador, sono stati smascherati e ora affronteranno il processo. La vicenda risale all'estate 2015, quando i due forse erano alla fine del loro percorso di studi. Alla sbarra con le accuse di invasione di edifici, danneggiamento e deturpamento e imbrattamento di cose altrui, Manuel Prunas, 24enne sardo residente nella provincia di Carbonia-Iglesias, e Gerardo Sorbo, 22enne della provincia di Caserta.

 
Sono difesi rispettivamente dagli avvocati Gianfranco Tandura e Sonia Sommacal con il collega Mauro Gasperin. Ieri il caso è approdato di fronte al giudice Angela Feletto con il pm Sandra Rossi, per un'udienza interlocutoria in cui sono stati ammessi testi e prove. Il vero processo inizierà il 17 giugno con i primi testimoni dell'accusa. Tra questi la parte offesa, Bruno Bulf, 68enne di Taibon, dirigente scolastico del Follador che fece la denuncia. La scuola non si è costituita parte civile, rimanendo fuori dal processo.
L'incursione dei due studenti-vandali aveva preso di mira l'edificio scolastico ex Istituto d'Arte e Congegnatori di Agordo, nella notte tra l'8 e il 9 luglio 2015. In quella scuola i due avevano pernottato e, per prendere sonno avrebbero spaccato tutto. Un periodo di sospensione delle lezioni, ma forse, per i due ragazzi, era tempo di esami di maturità. Questi particolari si scopriranno solo nel processo quando verrà ricostruita la notte dei vandali e si comprenderanno le motivazioni che li avrebbero spinti a fare quel disastro.

Secondo quanto ricostruito dalla Procura i due avrebbero iniziato dalle porte delle aule prima e seconda A, rompendone le maniglie. Poi avrebbero staccato dalla parete le targhette in plexiglas che erano all'esterno delle aule. Avrebbero poi fatto un foro sulla porta dell'archivio scolastico, danneggiando suppellettili. Con il secondo capo di imputazione la Procura gli imputa di essersi introdotti nella scuola e di avre lì pernottato senza alcuna autorizzazione.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino