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AGNA (PADOVA) - Agna nella bufera per la questione dei canti natalizi in cui è stato censurato Gesù. E nemmeno le scuse delle maestre hanno riportato la calma in paese, anzi. Sia il sindaco Gianluca Piva che la dirigente scolastica Caterina Rigato hanno preso subito le distanze dalla decisione delle insegnanti del plesso, peraltro non comunicata in via preliminare alla dirigente stessa. Dopo un giorno di accese polemiche, sono arrivate le scuse del corpo insegnanti della De Amicis. Questo pare non essere bastato a calmare le acque, almeno a livello locale, dove gli amministratori della pagina Facebook "Sei di Agna" si sono trovati nella necessità di intervenire eliminando dalla bacheca gli interventi di commento di quanto avvenuto.
L'INTERVENTO
«Da questo momento non verranno più approvati post relativi ai fatti accaduti nella scuola di Agna e ben noti a tutti. Purtroppo sarebbe bello che i toni rimanessero pacati, ma purtroppo non è così».
LA POLITICA
Il sindaco Gianluca Piva ribadisce: «Questa infelice e spiacevole vicenda che ha coinvolto la nostra Comunità, ci serva da lezione. Le scuse delle insegnanti si inseriscono responsabilmente nel vortice di polemiche di questi giorni che precedono il Natale». Per il primo cittadino «Nella vita si può sbagliare, l'importante è riconoscere ed ammettere gli errori. È stato un episodio diseducativo nei confronti di tutti gli alunni, perché anziché promuovere una cultura del rispetto, si è abusato del politicamente corretto. Sono stati violati i nostri valori religiosi e culturali. Gesù è Gesù, non può essere corretto con cucù o con altri termini, punto. Il Natale è indissolubilmente legato alla Natività, non ci possono essere altre interpretazioni o manipolazioni. Il Natale è parte integrante della vita della comunità civile».
L'OPPOSIZIONE
Sulla vicenda è intervenuta anche Stella Vegro, capogruppo del gruppo di minoranza Oltre: «L'Italia è uno Stato laico, ma questo non implica il rinunciare alla nostra cultura o alla nostra fede. Bisogna decidere quale strada percorrere o si è laici a tutto tondo ed allora non ha più senso neanche il calendario delle nostre festività, quando religiose, oppure si accetta, nel rispetto della nostra tradizione-cultura-fede, che il Natale e la Pasqua non vengano snaturate del loro intrinseco significato». In ogni caso, forse anche per contribuire a raffreddare gli animi ancora piuttosto accesi, anche il gruppo consiliare di minoranza "Oltre" effettua un distinguo sul corpo docente della De Amicis: «Per il nostro gruppo quanto accaduto è senz'altro inaccettabile, ma detto "errore" non deve essere strumentalizzato per criticare il corpo docente della scuola di Agna costituito per la maggioranza da insegnanti diligenti e dedite al proprio lavoro». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino