Aggressione a Treviso. Gli chiedono una sigaretta e lo sbattono a terra riempiendolo di calci e pugni e poi vanno a bere al bar: arrestati due giovani

La violenza si è consumata fuori dal sottopasso della stazione dei treni, gli hanno rubato 200 euro in contanti e la PostePay. Soldi che poi hanno utilizzato per sollazzarsi. La vittima è un 27enne che si trovava in città per lavoro, gli aggressori hanno 23 e 30 anni

Aggressione a Treviso
TREVISO - «Scusa, hai una sigaretta?». Poi lo sbattono a terra violentemente e lo colpiscono con calci e pugni: arrestati i due giovani rapinatori. Sono...

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TREVISO - «Scusa, hai una sigaretta?». Poi lo sbattono a terra violentemente e lo colpiscono con calci e pugni: arrestati i due giovani rapinatori. Sono stati portati in carcere i due banditi che, alla fine del mese di giugno scorso, hanno violentemente aggredito e rapinato un ragazzo di 27 anni, che si trovava a Treviso per ragioni di lavoro, mentre stava uscendo dal sottopasso della Stazione ferroviaria.

Gli chiedono una sigaretta, poi lo picchiano

I due giovani rapinatori, di 23 e 30 anni, entrambi stranieri con precedenti di polizia, con la scusa di chiedere una sigaretta, hanno scaraventato a terra la vittima, colpendolo ripetutamente con calci e pugni tali da provocargli diverse lesioni dichiarate guaribili in 40 giorni. La violenta azione ha permesso ai rapinatori di rubargli il portafogli che conteneva, oltre ai documenti d’identità, una carta postepay e 200 euro in contanti

E infine vanno a bere al bar

L’articolata attività di indagine effettuata dalla Squadra Mobile, in collaborazione della Polizia Ferroviaria di Treviso, ha consentito di elaborare in tempi rapidi un quadro indiziario solido, condiviso dall’Autorità giudiziaria, che, anche sulla scorta del carattere particolarmente violento dell’azione, ha ritenuto di disporre la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti dei due autori. Dall’attività investigativa è emerso anche che i due rapinatori, dopo l’aggressione, si sono recati tranquillamente a bere alcolici in centro, altra circostanza tenuta conto dall’Autorità giudiziaria come ulteriore indice della capacità criminale dei rapinatori.

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Il Gazzettino