Padova. La denuncia: «Mio figlio vittima di una baby gang. Gli hanno puntato un coltello alla gola e lo hanno spinto a terra»

Così Paola Costa, mamma di Lorenzo, studente 20enne: «Volevano rapinarlo dei soldi e del telefono cellulare»

Aggressione e rapina
PADOVA - Prima è stato disarcionato dalla bicicletta e poi minacciato con un coltello alla gola. Così, domenica alle 23.30 in pieno centro, è stato aggredito...

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PADOVA - Prima è stato disarcionato dalla bicicletta e poi minacciato con un coltello alla gola. Così, domenica alle 23.30 in pieno centro, è stato aggredito uno studente di 20 anni da tre ragazzini. «Dacci i soldi, il cellulare e le sigarette» gli hanno urlato in faccia, mentre lui pietrificato dalla paura non ha mosso un muscolo. A salvarlo è stata una coppia di fidanzati, transitata in auto su piazzale Santa Croce. Alla vista dei fari illuminati della macchina i tre piccoli banditi sono fuggiti. «Mio figlio Lorenzo è rimasto in stato di choc per un giorno. Si è chiuso in camera e non ha mangiato» ha raccontato la mamma Paola Costa. La donna ha denunciato l’agguato ai danni del suo ragazzo, pubblicando un post sul suo profilo Facebook. Decine di amici e conoscenti le hanno espresso solidarietà. «Chi ha soccorso mio figlio, che ringrazio, - ha proseguito - ha chiamato il 113, ma Lorenzo non vuole presentare denuncia. Mi ha detto che molti suoi amici sono stati aggrediti da baby gang e denunciarli non serve a nulla».

L'aggressione

La mamma, ancora molto spaventata, ha ricostruito con il figlio quanto è accaduto domenica sera in piazzale Santa Croce. «Lorenzo in sella alla sua bicicletta stava raggiungendo gli amici alla Guizza, quando da una stradina secondaria è uscito all’improvviso il gruppetto di ragazzini. Li ha descritto come minorenni: due di colore e un bianco» ha ricordato la donna. Il ventenne è stato disarcionato dalla bici e uno dei tre ha estratto da una tasca un coltello. Lo ha puntato alla gola di Lorenzo e la banda gli ha intimato di consegnare soldi, cellulare e sigarette. «Mio figlio è stato molto bravo a mantenere la calma - ha sottolineato la mamma - non ha reagito. Gli ha detto di non avere denaro con sé». Quando è arrivata l’auto con a bordo la coppia di fidanzati, i tre della baby gang sono scappati portandosi via le sigarette dello studente. Gli occupanti della macchina hanno poi chiamato il 113 e hanno “scortato” Lorenzo, molto provato, fino alla sua abitazione.

Lo choc e la rabbia

«Lorenzo alle 23.30 di sera in una zona del centro di Padova - ha ribadito con forza mamma Paola - si è visto puntare un coltello alla gola da tre ragazzini. È stato uno choc. Non è accettabile subire un’aggressione nel cuore della città. Questi minorenni lui non li aveva mai incontrati. Mi ha raccontato che suoi amici e suoi compagni di scuola, sono stati anche loro vittime di queste baby gang. Sono molti violenti e amanti della musica trap». E ancora: «Da madre mi sono molto spaventata, perchè ho visto mio figlio provato da questa vicenda. Adesso non esce più di casa in bicicletta, ma a piedi. E soprattutto è guardingo, si guarda le spalle perchè ha paura».

Madre e figlio, al momento, non hanno intenzione di presentare una denuncia. «Ho chiesto a Lorenzo - ha continuato Paola Costa - se vuole denunciare quanto gli è accaduto, ma non ci pensa nemmeno. È convinto serva ben poco. Sa che quanto è successo può accadere, soprattutto quando si gira per il centro storico. Le baby gang hanno preso di mira anche i suoi amici».

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Il Gazzettino