Riconosciuto dalla vittima, preso uno dei picchiatori di piazza Duomo: passeggiava in centro

Il momento dell'arrivo della polizia in galleria Tito Livio: preso il presunto picchiatore
PADOVA - La polizia li cerca da alcuni giorni. Uno dei picchiatori di piazza Duomo è caduto nella rete. Ieri sera Alessandro Monterosso, il giovane startupper picchiato...

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PADOVA - La polizia li cerca da alcuni giorni. Uno dei picchiatori di piazza Duomo è caduto nella rete. Ieri sera Alessandro Monterosso, il giovane startupper picchiato brutalmente nel cuore della città poco dopo l'ora di cena del 20 agosto scorso, era in centro con uno degli amici pestati dalla banda di teppisti, e ha riconosciuto in Riviera Tito Livio uno dei suoi aggressori. Ha subito chiamato la polizia, ma poi lo ha perso di vista. 


Poco dopo però rieccolo in galleria Tito Livio. Stavolta la volante è arrivata giusto in tempo per fermare il giovane, riconosciuto dalle due vittime. Il teppista è ora indagato per rapina e lesioni.

Nei giorni scorsi la polizia aveva sentito vari testimoni e visionato le telecamere di videosorveglianza, e si era saputo che stavano ricercando soprattutto due giovani di età compresa tra i 20 e i 25 anni, fisico da culturisti, originari dell’Est Europa.

Nella serata del 20 agosto la brutale aggressione contro tre ragazzi, pestati selvaggiamente e poi finiti in ospedale. Uno con un trauma cranico, gli altri due al torace. Vittime Alessandro Monterosso, imprenditore 29enne, eletto da Forbes Italia tra le 100 persone Under 30 più influenti del Belpaese, Alessandro Scarnera, 21enne e un altro loro amico, coetaneo di Monterosso. A soccorrerli poi erano arrivate tre pattuglie della polizia locale.

«Ci hanno chiesto una sigaretta e noi gliel'abbiamo data - aveva raccontato Monterosso -. Ma non se ne sono andati. Anzi, hanno iniziato a rovistare tra le nostre cose appoggiate sul muretto. Cellulare, portafoglio, pacchetti di sigarette. A quel punto abbiamo detto loro di andarsene». E lì è partita la follia: «Prima hanno iniziato a offenderci, con insulti da omofobi, poi hanno iniziato a spintonarci. Abbiamo cercato di restare calmi. Abbiamo detto loro che fare così non serviva e che se ne andassero. Di contro son partiti i pugni. Prima a me, poi agli altri due. Uno si è preso un cazzotto così forte in testa che è pure svenuto per una trentina di secondi. Ha un trauma cranico, con una prognosi di 15 giorni. Anche Alessandro Scarnera è finito in ospedale, a lui è stato riscontrato un politrauma al torace, come a me: 10 e 15 giorni per guarire, secondo i medici dell'ospedale».


Episodi che si sono ripetuti in centro città con bande che menano senza una ragione. E chi frequenta abitualmente le piazze del centro storico lo sa bene. Meglio non immischiarsi. Ecco perché gli esercenti di piazza Duomo e i loro occasionali avventori non hanno mosso un dito per aiutare Monterosso e i suoi amici. Sono giovanotti che giocano sul tempo, picchiano duro e se la danno a gambe, ben prima che le forze dell’ordine abbiano il tempo di arrivare sul posto. Ora ci si augura che partendo dal primo identificato le forze dell'ordine risalgano alla "filiera" dei teppisti picchiatori. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino