FARRA DI SOLIGO - «Ho paura che possa tornare, ci ha minacciati di morte». Giovanni Mantese, uno dei due titolari rimasto ferito nella brutale aggressione da parte di...
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Lite in azienda, operaio marocchino infuriato: «Vi taglio la testa, vi ammazzo tutti»
LA FURIA
« Se sono ancora vivo è soltanto per miracolo - prosegue ancora incredulo - Ha tentato di infilzarmi il ventre con una punta da trapano lunga circa 80 centimetri e del peso di qualche chilogrammo. Per fortuna mi ha colpito proprio sulla cintura e quindi non è penetrata sulla pancia. La stessa punta che poi ha usato per sfasciare anche le vetture nel parcheggio. In cinque non siamo riusciti a bloccarlo, anzi ne siamo usciti tutti contusi. Da come si è comportato, abbiamo avuto il sospetto che questo personaggio conoscesse delle tecniche d’arte marziali, perché quando ci avvicinavamo in due o tre persone contemporaneamente lui indietreggiava, per poi attaccarci singolarmente e stenderci con violenti calci e pugni, anche quando eravamo a terra». Il sindaco Mattia Perencin, dopo aver appreso dell’aggressione accaduta giovedì pomeriggio, nell’azienda Mantese Legnami in via Castelletto 58, a Col San Martino, (nella quale oltre al marocchino e a un collega di lavoro e i due titolari sono rimasti coinvolti anche un carabiniere e un medico del 118) e dei gravi danneggiamenti di alcune vetture parcheggiate vicino agli uffici, ha voluto incontrare il titolare aggredito.
LA VISITA
«Ieri mattina sono andato in azienda per portare solidarietà e vicinanza ai proprietari e agli operai coinvolti, alcuni dei quali sono ancora in ospedale. Ciò che mi hanno raccontato è agghiacciante. Non abbiamo bisogno in paese di persone del genere, che siano bianchi, neri o gialli. Ieri ho scritto subito al ministro dell’Interno ed al Prefetto che ho anche sentito al telefono e che sta seguendo il caso affinché per questo personaggio non solo si prendano seri provvedimenti, ma venga immediatamente espulso. Farra di Soligo è un paese tranquillo, qui le persone vivono e lavorano seriamente ed onestamente, un paese che accoglie sempre volentieri tutte quelle persone che rispettano le regole, la cultura e le nostre tradizioni, qualsiasi sia la loro provenienza. Non vogliamo gente che non desidera integrarsi. Le istituzioni devono provvedere con pene giuste e più severe, perché ormai siamo esasperati da questa situazione».
IL COMMENTO
Incredulo e rattristato per l’accaduto anche Alberto Villanova, consigliere regionale della lista Zaia Presidente. «Sono vicino con tutto il cuore e l’affetto possibile ai proprietari e ai dipendenti della ditta Mantese Legnami, per aver rischiato la vita. Questa volta abbiamo veramente sfiorato la tragedia. Sono dispiaciuto perché questi fatti sviliscono la nostra imprenditoria, esempio di laboriosità e per chi negli anni nel Veneto, ha saputo integrarsi alla perfezione». E aggiunge: «Ora speriamo che la giustizia faccia il suo giusto corso e che, chi deve pagare penalmente e civilmente sia punito come merita». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino