Armato di coltello, urlando semina il panico a San Pio X

Armato di coltello, urlando semina il panico a San Pio X
ROVIGO - Armato di coltello, torna a seminare il panico a San Pio X e terrorizzare una donna per la quale si è era inventato di avere una relazione sentimentale....

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ROVIGO - Armato di coltello, torna a seminare il panico a San Pio X e terrorizzare una donna per la quale si è era inventato di avere una relazione sentimentale. Protagonista di questa follia è un uomo già noto alle forze dell'ordine e ai residenti del quartiere. Si tratta di Roberto Barin, 49 anni, fermato già a inizio mese, il 6 aprile, per fatti del tutto simili a quelli raccontati dal capo della Squadra Volante Andrea Ambrosino. Era fuori di sé e gli agenti, dopo avere provato a dialogarci, invano, sono dovuti intervenire con la forza per fermarlo. Intorno alle 20.45 di giovedì una chiamata al 113 ha fatto scattare le auto della Polizia in direzione del quartiere perché un uomo stava terrificando i passanti e i residenti urlando e brandendo un coltello da cucina da 30 centimetri. Sul posto gli agenti hanno riconosciuto la persona, capendo dal modo in cui si muoveva e parlava che non era in condizioni normali e non avrebbe collaborato. Stando a quanto raccolto dai testimoni, si era legato sotto al balcone di una residenza in cui abita una donna e ha avuto un'escalation di rabbia. Nella colluttazione con i poliziotti, Barin è arrivato a minacciare uno degli agenti, dicendogli: «Da oggi tu non vivi più». Dietro la schiena aveva nascosto il coltello con il quale avrebbe potuto fare del male sia agli agenti che ai passanti. Già durante l'episodio precedente aveva compiuto gesti simili, arrivando a picchiare una donna di origine straniera. Questa volta non ci sono state le percosse, ma come in quell'occasione, Barin diceva di avere una relazione con questa nuova donna, inventandosela. Ambrosino non nasconde che è stata un'operazione molto difficile. Nonostante Barin fosse ammanettato, è riuscito a danneggiare con calci e testate la Volante. Non bastasse, trascorrendo la notte nelle celle di sicurezza della questura, ha continuato a urlare, a minacciare e a istigare alla violenza. Il 49enne, ex saldatore, a lungo occupante di edifici abbandonati in particolare, fra 2013 e 2014, prima l'ex piscina Baldetti poi l'ex ospedale Maddalena, nel 2016 era stato condannato in primo grado a 3 anni e 4 mesi per minacce e lesioni personali per aver aggredito in pieno centro un'amica della sua ex, e stalking nei confronti della stessa ex e del suo nuovo compagno.


A. Luc. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino