Arrestato per rapina e libero dopo due giorni: colpisce alla gola con la roncola un operatore della mensa Caritas

Si tratta dello stesso soggetto che aveva tentato il colpo nell'internet point di via Zenson. Il volontario e un poliziotto sono dovuti ricorrere alle cure mediche.

TREVISO - Aggressione alla mensa della Caritas. Ad impugnare una roncola e prendersela contro i volontari in servizio è stato lo stesso autore dell'aggressione...

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TREVISO - Aggressione alla mensa della Caritas. Ad impugnare una roncola e prendersela contro i volontari in servizio è stato lo stesso autore dell'aggressione all'internet point di via Zenson qualche giorno fa. L'uomo, un bengalese 35enne, Osain Mohamed Sharif ieri sera, 22 marzo, attorno alle 19 ha dato in escandescenza nella sede della mensa della Caritas di Treviso in via Venier e ha colpito alla gola un addetto al servizio. Dopo l'aggressione, l'uomo è scappato ed è stato trovato vicino alla sede della Questura di Treviso. Nella tasca dei pantaloni aveva una roncola di 21 centimetri, oggetto con il quale si è scagliato contro l'operatore Caritas. 

Aggressione alla Caritas, operatore colpito alla gola con una roncola

Il 35enne si trovava in fila con gli altri commensali quando per futili motivi si è scagliato contro l'operatore. Lo ha tirato a sè e lo ha colpito con un oggetto acuminato prima di dileguarsi facendo perdere per qualche momento le proprie tracce. Soccorso dai sanitari del 118 l'operatore è stato medicato in ospedale e successivamente dimesso con svariati giorni di prognosi. I Carabinieri sono riusciti comunque in maniera tempestiva a comprendere che si trattava dell'uomo già arrestato dalla Polizia di Stato per la rapina perpretata all'internet point di Treviso e gi sottoposto alla misura cautelare dell'obbligo di presentazione e dimora in città. Diramata la nota di ricerca a tutte le forze di polizia, gli operatori delle Volanti della Questura hanno rintracciato il bengalese in zona Appiani. Una volta che i militari si sono avvicinati a lui, il bengalese ha avviato una breve collutazione cercando di colpire un poliziotto con una violenta spallata per poi tentare di darsi nuovamente alla fuga. Raggiunto subito, l'uomo è stato caricato sulla volante nonostante continuasse a fare resistenza tirando dei calci. Portato in Questura, l'uomo è stato sottoposto a perquisizione. Nella tasca dei pantaloni aveva una roncola di 21 centimetri, probabilmente la stessa precedentemente utilizzata per l’accoltellamento. Il bengalese è stato così arrestato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale e denunciato per il possesso ingiustificato della roncola. Si trova ora nel carcere di Treviso. Anche il poliziotto colpito dalla spallata, oltre che l'operatore della mensa della Caritas, è dovuto ricorrere alle cure mediche del Pronto Soccorso per forti dolori ottenendo una prognosi di qualche giorno. 

In carcere per l'aggressione all'internet via Zenson, poi liberato

Lo straniero era stato arrestato e liberato dopo due giorni, e dopo la rapina ha aggredito l'operatore della Caritas. Solo ieri, allo straniero è stato dato l'obbligo di dimora nel comune di Treviso e di presentazione quotidiana in questura. Ma per lui niente carcere, potrà continuare a vivere nella casa dell'amico che lo ospita. Dopo meno di due giorni passati in cella, quindi, il 35enne del Bangladesh, senza permesso di soggiorno, che lunedì mattina ha distrutto l’internet point di via Zenson di Piave, minacciando il titolare con un coltello dopo aver rotto le vetrine con un paletto, è tornato in libertà. Difeso dagli avvocati Andrea Gobbo e Silvia Corto, ieri mattina si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al gip Marco Biagetti che, a fronte della richiesta dei difensori, ha concesso la modifica della misura cautelare nonostante il pm avesse chiesto la conferma della custodia in carcere. Se non dovesse rispettare il provvedimento del giudice, per il 35enne, che dovrà rispondere delle accuse di tentata rapina, lesioni, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale, si riapriranno le porte della casa circondariale di Santa Bona. E subito dopo la sua scarcerazione, il 35enne si è reso protagonista di un nuovo episodio di violenza in città.

 

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Il Gazzettino