Aggressione in carcere, detenuto lancia scrivania e sedie contro il direttore e il comandante. Cisl Fns: «Struttura obsoleta, sicurezza non garantita»

Il carcere di Belluno
BELLUNO - Aggressione in carcere a Belluno: il direttore e il comandante di reparto della casa circondariale sono stati aggrediti da un detenuto. A denunciare il fatto la Cisl...

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BELLUNO - Aggressione in carcere a Belluno: il direttore e il comandante di reparto della casa circondariale sono stati aggrediti da un detenuto. A denunciare il fatto la Cisl Fns. Il grave episodio è accaduto martedì 9 aprile all’interno dell’istituto penitenziario bellunese, dove, durante una contestazione disciplinare, un detenuto di nazionalità italiana ha aggredito il direttore e il comandante di reparto, rimasti illesi solo grazie alla professionalità e al tempestivo intervento del personale in servizio.


Il detenuto, non nuovo ad atteggiamenti scorretti verso il personale di polizia penitenziaria e poco incline al rispetto dei regolamenti interni, durante una contestazione che si stava svolgendo nella sala biblioteca dell’istituto per uno dei tanti procedimenti disciplinari a suo carico, ha scagliato prima la scrivania, poi alcune sedie verso il direttore e il comandante. Nessuna conseguenza per gli aggrediti grazie all’intervento dei poliziotti in servizio, che prima hanno fatto da scudo al dirigente e al funzionario, poi hanno bloccato l’aggressore.
“La Cisl Fns - dichiara Robert Da Re della Segreteria territoriale - denuncia nuovamente l’inadeguatezza del blocco che interessa i detenuti comuni della Casa Circondariale di Belluno, che necessita urgentemente di una ristrutturazione che rispetti i canoni di sicurezza nei luoghi di lavoro e contestualmente le direttive impartite per una corretta vita detentiva dell’utenza, parametri non in grado di essere garantiti dalla struttura vetusta e obsoleta”.

La Cisl Fns denuncia inoltre una grave carenza di personale, che supera abbondantemente il 20%, “costringendo così i poliziotti bellunesi - prosegue Da Re - a una eccessiva mole di lavoro per garantire i servizi, l’ordine e la sicurezza all’interno dell’istituto, accumulando in maniera importante diritti maturati e non goduti”. Ai poliziotti penitenziari va infine il plauso della Federazione nazionale della sicurezza della Cisl territoriale per “la professionalità dimostrata nell’affrontare lo spiacevole episodio e esprime massima solidarietà al direttore e al comandante per l’aggressione subita”. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino