Insulti e minacce agli autisti dell'Atap, passeggero condannato

Alcuni bus dell'Atap di Pordenone in una foto d'archivio
PORDENONE - Non è la prima volta che gli autisti dell’Atap subiscono aggressioni verbali (e non solo) dai passeggeri. Il 9 marzo 2015 Senat Kurtesi, 23enne di...

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PORDENONE - Non è la prima volta che gli autisti dell’Atap subiscono aggressioni verbali (e non solo) dai passeggeri. Il 9 marzo 2015 Senat Kurtesi, 23enne di Portogruaro di famiglia serba, portò scompiglio all’autostazione di Pordenone. Insultò un autista di Teglio Veneto, salì in corriera senza biglietto e minacciò un altro autista che lo sollecitava a scendere e, mentre abbandonava contrariato il mezzo pubblico, staccò la bocchetta dell’aerazione che si trova sul cruscotto gettandola sul marciapiede. Kurtesi, difeso d’ufficio dall’avvocato Gianni Massanzana, ieri è stato condannato dal giudice onorario Andrea Scorsolini a un anno di reclusione, come aveva chiesto il vpo Beatrice Toffolon. Alla parte civile, costituita con l’avvocato Laura Sbrizzi, il giudice ha riconosciuto 4mila euro per le spese di costituzione e ha disposto che il risarcimento venga quantificato in sede civile sia per l’Atap sia per i due autisti vittime delle minacce (il legale aveva chiesto 10mila euro).


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MINACCE
Quel giorno Kurtesi aveva bisogno di rientrare a Portogruaro. Minacciò il primo autista con parolacce e minacce pesanti: «Mettimi le mani addosso che ti ammazzo... te la faccio pagare, ti uccido... sono serbo, gli italiani sono delle m... verrò a trovarti senza la divisa e ti sistemo». Minacce aggravate dal fatto che l’autista, sul lavoro, ha la qualifica di pubblico ufficiale, per questo Kurtesi rispondeva anche di oltraggio. Quando riuscì a salire su uno degli autobus in partenza, aggredì verbalmente il secondo autista, alla presenza di una trentina di viaggiatori. Anche per lui una raffica di insulti, fino all’ordine di salire in corriera e partire «sennò ti pesto». Quando riuscirono a farlo scendere, il giovane danneggiò il cruscotto rendendo inservibile la bocchetta anteriore dell’aerazione e aggravando così il capo di imputazione con l’accusa di danneggiamento di un bene destinato alla pubblica utilità.


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Il Gazzettino