Alba di terrore, 21enne aggredita a calci mentre aspetta l'autobus

Alba di terrore, 21enne aggredita a calci mentre aspetta l'autobus
MIRANO - «È stato un quarto d'ora infernale, ma poteva andarmi anche peggio. Mi ha assalita, ma avrebbe potuto farmi di tutto». Parla a caldo, con un braccio fasciato e...

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MIRANO - «È stato un quarto d'ora infernale, ma poteva andarmi anche peggio. Mi ha assalita, ma avrebbe potuto farmi di tutto». Parla a caldo, con un braccio fasciato e con il terrore ancora in corpo, la ragazza di 22 anni aggredita domenica all'alba mentre stava tranquillamente aspettando l'autobus per andare a lavoro. Erano le sei del mattino e alla fermata davanti all'ingresso vecchio dell'ospedale di Mirano non c'era praticamente anima viva, quando la ragazza è stata avvicinata da un uomo sulla quarantina. «È un tossico che bazzica da tempo le zone di Mestre e Mirano - racconta con certezza - Mi ha puntato subito prima con le parole e poi mettendomi le mani addosso». L'uomo ha iniziato subito a fissarla per poi parlarle insultandola pesantemente, la giovane miranese non gli ha dato corda sperando che se ne andasse ma invece quel silenzio non ha fatto altro che farlo ribollire di rabbia: «Mi ha insultato in ogni modo per dieci minuti, poi si è avvicinato ed è passato dalle parole alle mani. Ha iniziato a sputarmi e poi mi ha preso a calci continuando ad offendermi. Quando mi ha aggredito fisicamente ho preso paura davvero, e questo braccio fasciato è il risultato dei suoi calci parati». L'incubo è finito solamente quando è arrivato l'autobus Actv diretto a Venezia, immediata la chiamata ai carabinieri e poi la visita al pronto soccorso dove i medici le hanno messo un tutore al braccio per i traumi riportati.
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Il Gazzettino