Sant'Elena. Aggredì la compagna, la Procura dispone analisi sull'acido usato per ferire la donna

Stefano Pellegrini
SANT'ELENA (PADOVA) - Proseguono le indagini su Stefano Pellegrini, il 58enne di Solesino, accusato di avere aggredito la sera del 16 febbraio con dell'acido la sua ex...

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SANT'ELENA (PADOVA) - Proseguono le indagini su Stefano Pellegrini, il 58enne di Solesino, accusato di avere aggredito la sera del 16 febbraio con dell'acido la sua ex compagna. Il pubblico ministero Maria Giulia Rizzo della procura di Rovigo, titolare delle indagini, ha affidato una consulenza medico legale con l'obiettivo di risalire alla sostanza usata dall'indagato per colpire la donna. In particolare gli inquirenti vogliono accertare se il liquido utilizzato come un'arma era in grado di provocare lesioni permanenti alla vittima e anche il suo grado di acidità.

Al momento Pellegrini, difeso dai legali Andrea Formenton e Lucio Merlin, è accusato del reato di tentata deformazione dell'aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso. Le analisi condotte dal medico legale saranno essenziali o per confermare la pesante accusa, oppure in presenza di un liquido privo di un basso grado di acidità per ridimensionarla in favore dell'indagato a lesioni gravi o gravissime. Il 58enne è agli arresti domiciliari con tanto di braccialetto elettronico per scongiurare un possibile tentativo di fuga o di avvicinamento alla persona offesa. Pellegrini, dopo qualche giorno, aveva confessato ai carabinieri la sua azione delittuosa. «Ho fatto tutto da solo. L'acido l'avevo comprato al Lando di Conselve e il telefono cellulare l'ho gettato in un fosso vicino a casa della mia ex» aveva dichiarato agli inquirenti. La Procura, nella sua richiesta di approfondimenti investigativi, ha anche chiesto al medico legale di valutare le condizioni di salute della donna aggredita. Una volta raccolte queste ulteriori prove, il sostituto procuratore chiuderà le indagini e chiederà il rinvio a giudizio di Pellegrini. 

 

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Il Gazzettino