VENEZIA - Tre anni e nove mesi di reclusione all’ispettore di polizia, in servizio all’aeroporto Marco Polo di Tessera, finito sotto accusa per la sparizione di 5mila euro,...
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Il Tribunale di Venezia, presieduto da Stefano Manduzio, ieri sera ha emesso sentenza di condanna nei confronti di Fabio Molena, il poliziotto al quale la Procura contestava il reato di peculato. Il sostituto procuratore Stefano Buccini si era battuto per la condanna dell’ispettore alla pena di 4 anni e 6 mesi di reclusione, ritenendo provata la sua responsbailità nella sottrazione del denaro.
L’avvocato Alessandro Rampinelli, che difende il poliziotto assieme alla collega Orietta Baldovin, ha espresso sconcerto di fronte alla sentenza di condanna, annunciando che presenterà sicuramente appello per dimostrare l’inncoenza del proprio assistito.
L’inchiesta prese il via dalla denuncia dell’assistente capo che, nel marzo del 2011 aveva preso in carico il denaro e gli oggetti smarriti consegnandoli all’ispettore, dopo aver steso regolare verbale. Alla consegna erano presenti altri due colleghi. L’anno successivo, curioso di sapere se il tutto fosse stato restituito al legittimo proprietario (identificabile attraverso il numero di una sim card telefonica) scoprì che nessuno ne sapeva più nulla e che, addirittura, la pagina relativa al rinvenimento risultava essere stata strappata dall’apposito registro da mani ignote. Nel corso delle indagini un altro assistente capo, responsabile dell’ufficio oggetti smarriti, riferì di aver visto nel cassetto di Molena, nell’autunno del 2011, l’originale del verbale di rinvenimento di soldi e oggetti; e in una seconda deposizione, di aver notato, sempre nel cassetto dell’ispettore, anche le chiavi e la chievetta Usb. Prove ritenute inequivocabili dalla Procura. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino