Zahra attesa in Italia, il sollievo del fratello chef: «Grazie a tutti gli italiani»

Zahra Ahmadi e il fratello
VENEZIA - Ore 4.30 di ieri mattina. La svolta che trasforma la speranza in certezza è tutta in un messaggio. A scrivere, da Kabul, è Zahra Ahmadi, 32 anni,...

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VENEZIA - Ore 4.30 di ieri mattina. La svolta che trasforma la speranza in certezza è tutta in un messaggio. A scrivere, da Kabul, è Zahra Ahmadi, 32 anni, ristoratrice e attivista per i diritti umani in Afghanistan. Per la prima volta è in un posto sicuro, in attesa dell'imbarco per l'Italia. Dove ad aspettarla c'è il fratello Hamed, chef, ristoratore e fondatore della catena Orient Experience. 


È il suo cellulare che riceve il messaggio alle prime ore di ieri. «Fratello!!! È risolto - gli scrive Zahra, aggiungendo le emoticon di tre mani in preghiera - sei la prima persona che scrivo!!! Anche perché devo! Finché sarò vivo mi ricorderò di te e ti considero il mio fratellone so che dormi! Che la pace sia sempre con te». Parole di gioia che danno il via a una fuga di notizie: Zahra è su un aereo, anzi no, è in luogo sicuro e aspetta di salire su un volo. La parola fine a una mattina di voci - smentite a fatica - è nel post su Facebook che Hamed Ahmadi pubblica alle 13.30 di ieri. È lui ad annunciare che per Zahra non c'è più pericolo. «Zahra è salva - scrive Hamed, dopo giorni intensi di campagna mediatica e preoccupazione, iniziati poco prima di Ferragosto - Grazie a tutti italiani migliaia di persone che mi hanno scritto in questi giorni, ogni uno in suo modo è stato disponibile, solidale, colpita ed amico Viva l'Italia Anche io come Zahra credo che il popolo del mondo ha un cuore debole per l'Afghanistan tocchiamolo».



IL VOLO E LA SUA VOCE
Tutto è cambiato in poco tempo nella notte tra martedì e ieri. Grazie alla diplomazia e ai militari italiani, alle 4.30 di ieri Zahra è arrivata in una zona protetta dello scalo dove ieri sera alle 20, si è imbarcata su un volo militare che atterrerà oggi alle 11.30 a Fiumicino. Nell'aereo anche il personale della Fondazione Veronesi. 
«Una volta atterrata Zahra dovrà stare in quarantena dieci giorni per le norme Covid e poi arriverà a Venezia - racconta al telefono Hamed - Il tempo che separa il nostro abbraccio si allunga, ma ora siamo felici». Ed è sempre attraverso Hamed che Zahra parla per la prima volta: «Mi sento molto felice, sono persino riuscita a dormire oggi dopo quattro giorni. Vedo quello che sta accadendo e non posso che essere triste per quello che mi lascio alle spalle e per tutte le donne che restano lì. Le speranze che avevo per il futuro del mio Paese sono andate in fumo. Appena arrivata inizierò una nuova missione: dare voce a chi è rimasto». 

LA PAURA
Il primo appello arriva il 14 agosto. I giorni che passano si fanno sempre più concitati: l'attesa e il terrore che i talebani possano far giustizia sommaria di chi non è con loro, accresce l'ansia. Negli ultimi giorni i progetti si fanno concreti: lunedì sera, dopo 26 ore passate nella parte civile dell'aeroporto di Kabul - con l'esercito Usa di fronte agli occhi a chiudere l'accesso all'area militare e alle spalle i talebani - Zahra viene cacciata dallo scalo dai miliziani entrati alcuni minuti prima. Martedì ci riprova, forte della rassicurazione diplomatica che un posto per lei c'è su un aereo ma viene respinta da un checkpoint talebano a 50 metri dall'accesso all'area militare. Si rifugia in un compound inglese in attesa della chiamata. Che arriva e che ieri mattina ha sbloccato il caso.


LA POLITICA


Tra i primi a svelare la buona riuscita della trattativa era stata l'eurodeputata del Pd, Alessandra Moretti, che aveva anticipato l'ufficialità dell'annuncio del fratello. «Grazie al lavoro straordinario del ministro della Difesa Lorenzo Guerini e della diplomazia italiana Zahra Hamadi è riuscita a entrare nell'area militare dell'aeroporto di Kabul». Nel pomeriggio anche le parole del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio: «Da Kabul sta per partire un altro volo con a bordo anche l'attivista Zahra Ahmadi». Annuncia «una bella sorpresa per il suo arrivo» il deputato Pd, Nicola Pellicani: «Finalmente Zahra è al sicuro sotto la protezione dei nostri militari e presto arriverà a Venezia».
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Il Gazzettino