Affitto negato a famiglie con figli o animali: il caso di Albignasego

Affitto negato a famiglie con figli o animali: il caso di Albignasego
ALBIGNASEGO (PADOVA) - «Diverse famiglie con figli mi hanno contattato facendomi presente che non riescono a prendere un appartamento in affitto nella nostra...

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ALBIGNASEGO (PADOVA) - «Diverse famiglie con figli mi hanno contattato facendomi presente che non riescono a prendere un appartamento in affitto nella nostra città». Perché, a detta del consigliere del M5s Marco Gionfriddo, «in caso di morosità sarebbe più difficile per i proprietari avviare le pratiche di sfratto in presenza di minori». Le stesse criticità le starebbero riscontrando pure le famiglie con animali domestici: i locatori sarebbero intimoriti dal fatto che cani e gatti, seppur di piccola taglia, possano rovinare l'immobile. La premessa è che nella cittadina vi è una forte domanda di affitti, probabilmente a motivo della posizione strategica sottolinea l'esponente pentastellato, disposto a portare avanti ogni azione per sensibilizzare l'opinione pubblica pare che tanti privati preferiscano dare in affitto i loro alloggi a single o a coppie senza figli o animali proprio per evitare problematiche di varia natura».


«Vorrei precisare che nessun inquilino, neanche il dirigente d'azienda single per intenderci, è in grado di garantire che pagherà sempre il canone e non danneggerà l'immobile. Peraltro per quest'ultima fattispecie esistono delle tutele come la caparra o la fideiussione a garanzia». «Non è corretto discriminare chi ha la fortuna di avere dei bambini o degli animali domestici. Ragion per cui lanciamo un appello a tutti i proprietari di seconde case: non fate differenze allorché stipulate un contratto d'affitto».

Carola Parma ha vissuto in prima persona un'esperienza di questo tipo: «Da diverso tempo io e il mio compagno stiamo cercando in zona un due camere. Siccome desideriamo essere trasparenti al massimo, sottolineiamo chiaramente che abbiamo un figlio piccolo quando andiamo a vedere un'abitazione che ci piace. Fino ad ora non abbiamo trovato un privato disposto ad affittarci un alloggio. In molti si tirano indietro nel momento in cui spieghiamo che siamo mamma e papà».


Questo nonostante la signora Parma abbia un contratto a tempo indeterminato (il compagno è un libero professionista) e suo padre sia pronto a fare da garante. «Non sto domandando una casa Ater, ma un bicamere sul libero mercato». Secondo l'assessore competente Valentina Luise, «è vero che qui gli affitti vanno via come il pane. Tuttavia, non mi risultano tutti quei casi di discriminazione cui accenna il consigliere Gionfriddo. Chiaro che un privato può fare quello che crede con un suo bene».
F.Cav.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino