Venezia. Affitti calmierati per gli impiegati della Corte d'appello e delle procure: accordo tra Nordio e Brugnaro

Affitti calmierati per gli impiegati della Corte d'appello e delle procure: accordo tra Nordio e Brugnaro
VENEZIA - Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, e il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, hanno siglato oggi un accordo secondo il quale il Comune metterà a...

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VENEZIA - Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, e il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, hanno siglato oggi un accordo secondo il quale il Comune metterà a disposizione 10 abitazioni ad affitto calmierato per altrettanti impiegati che scelgano la città lagunare per lavorare tra Tribunale Corte d'appello e le procure. Con questa operazione si vuole tentare - è stato detto - di cominciare a risolvere l'annoso problema della desertificazione degli uffici giudiziari, poco appetibili per i costi della città. 

ll Ministero ha appena indicato 28 impiegati per Venezia, solo in sei hanno dato disponibilità e solo quattro si sono effettivamente presentati al lavoro. «La legge è uguale per tutti ma non i costi - ha detto Nordio -, ho proposto salari diversificati ma mi è stato detto di no perché ci sono le gabbie salariali, ho parlato di assunzioni regionalizzate ma anche questo non va bene per principi di costituzionalità. Oggi arriviamo a questa soluzione, non so se sia la fine dell'inizio o l'inizio della fine».

«Quando ho presentato alle Camere il mio progetto per la giustizia - ha ricordato - ho parlato di due aspetti, uno relativo alle riforme e la seconda dell'economia della giustizia. Proprio questa è stata completamente scavalcata dalla prima, non permettendo di risolvere il problema. I prezzi sono diversi nel nostro Paese e bisogna tenerne conto, il problema è come. Ora abbiamo questa prima soluzione che spero di estendere a tutto il Veneto e ad altre realtà nazionali».

«Siamo a disposizione per collaborare - ha detto Brugnaro - anche per cose minime pur di dimostrarci all'avanguardia. Ricordo che il Comune ha stanziato i fondi per il secondo stralcio della Cittadella della Giustizia, e presto ci sarà il terzo, perché un sistema giudiziario che funziona, specie in sede civile oltre che penale, garantisce attrattività a chi lavora ed alle imprese».

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Il Gazzettino