PADOVA - «Gli affitti brevi ad uso turistico stanno cambiando le città». Silvia Dell'Uomo è la presidente della Fimaa Ascom Confcommercio, la...
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«Voglio sperare che di caso limite si tratti, ma se non si interviene in maniera efficace il rischio è realmente che diventi normalità. Mi si è presentata una coppia alla quale non verrà rinnovato il contratto di affitto classico 4+4. Risultato: sia lei che lui torneranno dai rispettivi genitori. Non che si tratti di cattivi inquilini - precisa la presidente -. Semplicemente il proprietario ha deciso che l'affitto breve sia preferibile ad un affitto normale: il "breve", per intenderci quello con finalità turistiche, rende di più e, in prospettiva, presenta comunque meno problemi».
«Naturalmente non è facile non rinnovare il contratto ad un inquilino corretto - racconta Dell'Uomo - per cui stiamo assistendo anche ai "rinnovi non rinnovi", cioè a proposte di rinnovo del contratto che passano da 700 a 1700 euro mensili, o, cosa di queste ore, da 300 a 900 euro per un affitto al Portello. In sostanza: proposte sì, ma impossibili».
«Ovviamente i proprietari hanno tutto il diritto a comportarsi così - continua la presidente della Fimaa Ascom Confcommercio - ma avanti di questo passo anche Padova, come già sta accadendo alle principali città turistiche italiane, rischia di trasformarsi in una Disneyland senza anima».
In diverse città europee e americane il fenomeno è talmente esploso che si è deciso di correre ai ripari con divieti di vario genere, il più restrittivo di tutti quello che riguarda New York dove l'affitto breve non può essere inferiore ai 30 giorni.
«Da noi - precisa Dell'Uomo - il governo sta cercando di mettere in cantiere una norma che almeno nelle intenzioni dovrebbe scoraggiare l'affitto breve, ma dai primi lanci della ministra Santanchè sembra che si affronti una malattia grave prescrivendo un'aspirina: due giorni come limite non scoraggiano nessuno».
«In Italia - conclude -, l'affitto breve continuerà ad essere una sorta di isola felice dove il proprietario può rifugiarsi per evitare di avere contenziosi con gli inquilini che non se ne vogliono andare e trovano nelle maglie larghe della legge ottimi argomenti per non lasciare l'appartamento».
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Il Gazzettino