Aeroporto, dalla bretella ferroviaria è sparito il sottopasso

Aeroporto, dalla bretella ferroviaria è sparito il sottopasso
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MESTRE - Oggi è una giornata importante per i cittadini di Dese, Tessera, Favaro. Alle 18:30, infatti, in parrocchia a Dese si terrà una riunione pubblica con l'ingegner Patric Marini, responsabile di Rfi (Rete ferroviaria italiana) per Trieste e Venezia e per il progetto della bretella ferroviaria che collegherà, entro il 2026, l'aeroporto Marco Polo con la linea Venezia-Trieste. Un'opera che, a causa dei rincari degli ultimi mesi, ha visto lievitare il costo originario di 475 milioni a circa 550, finanziata con i fondi del Pnrr a patto che sia completata entro i Giochi olimpici invernali del 2026 a Cortina e Milano: 8 chilometri complessivi dei quali 3,9 in galleria a ridosso dell'aerostazione e del centro di Tessera.


LE LETTERE
I residenti dell'area che sarà attraversata dalla nuova bretella hanno già ricevuto a fine luglio da Italferr, la società del Gruppo Ferrovie dello Stato che ha realizzato la progettazione dell'opera e che ne seguirà la costruzione, le lettere relative agli espropri. L'incontro sarà l'occasione per approfondire e chiarire le tematiche legate a questo tema ma anche a quelle all'intero progetto e, in particolare, alle opere di compensazione prescritte su richiesta di Regione, Comune di Venezia, Città Metropolitana e Soprintendenza, e inserite nella delibera con la quale il Cipess il 3 novembre dello scorso anno ha approvato definitivamente il progetto. A questo proposito c'è già un problema che, se non verrà risolto, porterà i cittadini a protestare fino al blocco dei cantieri che, se tutto va bene e i ricorsi al Tar da parte di Italia Nostra e di alcuni privati contro la bretella non otterranno ragione, dovrebbero essere aperti per marzo del 2023. Da quegli interventi collaterali, infatti, è sparito uno dei due sottopassi ciclopedonali che avrebbe dovuto alleviare i disagi che patiranno i residenti per il fatto che la bretella taglierà in due il territorio. Si tratta del sottopasso di comunicazione tra via Pialoi e il centro di Dese, passando sotto alla ferrovia, richiesto dalla Città Metropolitana che si è fatta portavoce della popolazione. La vecchia via Pialoi è spaccata a metà dalla ferrovia Mestre Trieste e i cittadini devono affrontare un cavalcavia e una rotonda autostradale per andare in centro al paese, magari in bici. L'opera di compensazione era stata richiesta ancora nel 2005-2006 come intervento della Regione Veneto che aveva stanziato 2 milioni di euro; poi, però, i soldi del bilancio sono stati dirottati su altri interventi e il sottopasso è sparito fino a tornare alla luce, appunto, con il progetto della nuova bretella. Ora le Ferrovie hanno fatto marcia indietro decidendo di non realizzarlo perché pare sia fuori del perimetro progettuale della bretella e, inoltre, pare che, rileggendo bene la delibera Cipess, non sia compreso il finanziamento. In buona sostanza verrà costruito solo il sottopasso ciclopedonale del lato via Bosco Costa, a meno che le Ferrovie non trovino un escamotage per riuscire a mantenere l'impegno. Ecco perché, dunque, i residenti di Dese sono pronti a innalzare le barricate e dall'incontro di oggi pomeriggio si aspettano risposte.


IL BORGO
Altro argomento di discussione potrebbe essere quello relativo al borgo di Ca' Litomarino, un gruppo di case tipico dei centri rurali del primo Novecento, che la nuova bretella sovrasterà passandoci a fianco; in base al piano è previsto che rimanga nella sua casa un solo abitante. Nelle lettere relative agli espropri Italferr precisa che, con il recepimento delle prescrizioni contenute nella delibera di approvazione dell'opera, «nell'ambito dello sviluppo del Progetto esecutivo, si potrebbe verificare una variazione dell'impronta dell'opera e conseguentemente delle superfici oggetto di esproprio». Novità, dunque, potrebbero prefigurarsi per la zona del borgo che è stata a lungo al centro di proteste da parte dei residenti e di interventi della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio.

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Il Gazzettino