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MESTRE - Oggi è una giornata importante per i cittadini di Dese, Tessera, Favaro. Alle 18:30, infatti, in parrocchia a Dese si terrà una riunione pubblica con l'ingegner Patric Marini, responsabile di Rfi (Rete ferroviaria italiana) per Trieste e Venezia e per il progetto della bretella ferroviaria che collegherà, entro il 2026, l'aeroporto Marco Polo con la linea Venezia-Trieste. Un'opera che, a causa dei rincari degli ultimi mesi, ha visto lievitare il costo originario di 475 milioni a circa 550, finanziata con i fondi del Pnrr a patto che sia completata entro i Giochi olimpici invernali del 2026 a Cortina e Milano: 8 chilometri complessivi dei quali 3,9 in galleria a ridosso dell'aerostazione e del centro di Tessera.
LE LETTERE
I residenti dell'area che sarà attraversata dalla nuova bretella hanno già ricevuto a fine luglio da Italferr, la società del Gruppo Ferrovie dello Stato che ha realizzato la progettazione dell'opera e che ne seguirà la costruzione, le lettere relative agli espropri. L'incontro sarà l'occasione per approfondire e chiarire le tematiche legate a questo tema ma anche a quelle all'intero progetto e, in particolare, alle opere di compensazione prescritte su richiesta di Regione, Comune di Venezia, Città Metropolitana e Soprintendenza, e inserite nella delibera con la quale il Cipess il 3 novembre dello scorso anno ha approvato definitivamente il progetto.
IL BORGO
Altro argomento di discussione potrebbe essere quello relativo al borgo di Ca' Litomarino, un gruppo di case tipico dei centri rurali del primo Novecento, che la nuova bretella sovrasterà passandoci a fianco; in base al piano è previsto che rimanga nella sua casa un solo abitante. Nelle lettere relative agli espropri Italferr precisa che, con il recepimento delle prescrizioni contenute nella delibera di approvazione dell'opera, «nell'ambito dello sviluppo del Progetto esecutivo, si potrebbe verificare una variazione dell'impronta dell'opera e conseguentemente delle superfici oggetto di esproprio». Novità, dunque, potrebbero prefigurarsi per la zona del borgo che è stata a lungo al centro di proteste da parte dei residenti e di interventi della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio.
Il Gazzettino