OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
MESTRE - «Il disastro aereo sfiorato? Sono cose che possono succedere quando si decide di tagliare sul personale». L'analisi è di Mina Parisotto, sindacalista Rsa di Fly Venezia, sul caso sottolineato dall'agenzia nazionale per la sicurezza aerea (Ansv) avvenuto il 18 ottobre 2022 sulla pista 4 dell'aeroporto Marco Polo. «La carenza di personale va a incidere in tutti i comparti. L'esodo ha destabilizzato i settori e capitano incidenti, un mese e mezzo fa ha fatto una manovra sbagliata con un trattorino e si è fatta male. L'altro grave problema è che ai nuovi manca la formazione adeguata per essere operativi da subito al 100%».
Le cause
Secondo i tecnici dell'Agenzia le cause dell'inconveniente vanno ricercate nella visibilità ridotta della giornata e in un errore umano, quasi banale: lo spinotto di un cavo per le comunicazioni del controllori di traffico aereo (i Tca) inserito nella presa sbagliata e che quindi, per due minuti, aveva tagliato fuori le "comunicazioni radio terra-bordo-terra".
Non sapendo che questo gli impediva di trasmettere le sue indicazioni ai velivoli, il controllore di volo dava il via libera per il decollo al comandante del volo Ryanair, che da alcuni minuti stava rullando in pista. Eccola allora la mano fortunata del destino: proprio per via dell'aver inserito il connettore in quello della linea telefonica, al pilota irlandese non è mai arrivata la comunicazione per la partenza. E lui, senza autorizzazione, era rimasto fermo in pista. Tutto questo mentre alle 11.10 il volo Iberia, partito da Madrid, stava sopraggiungendo a Venezia. Venti chilometri e l'aereo sarebbe atterrato sulla pista 4 destra dell'aeroporto di Tessera, la stessa occupata dal volo Ryanair, pronto al decollo. Solo per una prontezza dei piloti si è evitata la tragedia. L'Ansv ha effettuato un sopralluogo a Tessera, sentendo il controllore interessato e rilevando come il cambio turno sia avvenuto in un momento non ottimale.
Leggi l'articolo completo suIl Gazzettino