MESTRE- Com'era prevedibile a Tessera l'impenetrabilità dei corpi è una bufala perché dove c'è un buco si piazzano anche cinque...
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Qualunque sia la motivazione, ad ogni modo, da lunedì tutte le auto e i furgoni porta persone che prima parcheggiavano lungo viale Galileo Galilei, via Alvise Ca' da Mosto, e a ridosso delle rotonde aeroportuali in attesa di recuperare i passeggeri in arrivo con gli aerei, sono sciamati tutti fuori e hanno invaso il centro di Tessera, parcheggiando persino davanti alla chiesa. Non a caso pure il parroco sembra abbia sollevato il problema.
Per il momento non è l'imposizione del limite dei 7 minuti che ha provocato il fuggi fuggi ma il divieto di sosta: è sempre esistito, dato che all'interno dell'area aeroportuale si può parcheggiare, pagando, solo nei parcheggi ufficiali, e non lungo le strade, ma da lunedì la paura della multa ha cominciato a fare novanta. Dal primo ottobre, infatti, è più facile che le forze dell'ordine si mettano a fare multe in seguito all'ordinanza numero 16 del 4 settembre dell'Enac, l'Ente Nazionale Aviazione Civile, che ha istituito appunto la Ztc (come quella di Milano Malpensa che dura 10 minuti o di Roma Fiumicino che ne dura 15): la sosta selvaggia è sempre stata vietata ma ora il divieto è rafforzato così, per evitare rischi, se ne sono usciti tutti invadendo, dunque, Tessera.
TELECAMERE SCOLLEGATE Poi c'è la questione del limite di 7 minuti che, al momento però, è solo sulla carta, anzi sui display, perché le telecamere funzionano ma non c'è nessuno che esamina le immagini e stacca i verbali. Save sei mesi fa ha chiesto al Comune che siano i vigili urbani ad occuparsene ma il Comune non ha ancora risposto, probabilmente perché è una questione piuttosto spinosa, un po' per gli organici della Polizia Locale e forse un po' perché è un intervento impopolare a un anno e mezzo dalle prossime elezioni amministrative. Nel frattempo da metà settembre, quando Save ha annunciato l'introduzione della Ztc, sono fioccate le proteste e il prefetto Vittorio Zappalorto qualche giorno dopo ha preso in mano la situazione convocando un tavolo con le forze dell'ordine e il Comune per studiare i dettagli di una convenzione che, a questo punto, potrebbe riguardare il Comune ma anche Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza. Il prefetto dovrebbe tornare a Venezia per metà ottobre quindi fino a quel momento non se ne parla; e anche se fossero i vigili urbani a doversi far carico di dare le multe analizzando le immagini delle telecamere (come per le Ztl), la convenzione dovrebbe passare per la Giunta, per le commissioni consiliari e infine in Consiglio comunale. Per il momento, dunque, i 7 minuti restano un pressante consiglio.
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Il Gazzettino