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TREVISO - L’Advar resta in cima. Ma in generale le associazioni della Marca registrano un calo delle entrate, prendendo in considerazione quelle più consistenti, tranne qualche eccezione, legate al 5 per mille. Le tabelle dell’Agenzia delle Entrate per l’anno finanziario 2024 lo confermano. A fronte di 17.569 scelte nelle denunce dei redditi, l’Advar stavolta è arrivata a sfiorare quota 580mila euro. Oltre 60mila euro in meno rispetto all’anno scorso. Il paradosso è che nell’ultima tornata è aumentato il numero di persone che hanno scelto l’associazione (+307). Ma alla fine la ripartizione delle quote dell’Irpef ha portato a un importo minore. Il gruppo trevigiano che si occupa dell’assistenza a persone colpite da tumore, in ogni caso, è al 73esimo posto a livello nazionale per quanto riguarda il 5 per mille. Ai primi tre posti, per dare un’idea, ci sono l’Airc per la ricerca sul cancro (71,8 milioni), la Fondazione piemontese per la ricerca sul cancro (12,1 milioni) ed Emergency (10,6 milioni).
LA GRADUATORIA
Dopo l’Advar, nel trevigiano emerge l’associazione Renzo e Pia Fiorot per la lotta contro i tumori, con sede a San Fior. È stata scelta 4.436 volte nelle denunce dei redditi, per un importo complessivo di 126mila euro. Circa 12mila euro in meno dell’anno scorso. A chiudere il podio, la Lilt provinciale di Treviso: 3.378 scelte hanno portato a un totale erogabile di 96mila euro. Un dato in linea con quello di dodici mesi fa. Di seguito, spiccano l’associazione Ogni giorno per Emma Onlus di Carbonera (2.523 scelte per un’entrata di oltre 93mila euro) e l’organizzazione di volontariato Veneti schiacciati dalla crisi (3.843 scelte, per un totale di quasi 86mila euro). Questa ultima ha però registrato uno dei più grandi balzi all’indietro. A conti fatti, questa volta arriveranno 14.500 euro in meno rispetto all’anno scorso. Anche la onlus Art4Sport di Mogliano è in leggero calo. Ma la forbice non è comparabile. Le 822 scelte di quest’anno portano l’associazione a sfiorare i 44mila euro. Poco meno dell’anno scorso. Di contro, va registrato il salto in avanti più grande: il circolo oratorio don Bosco di Paese, associazione di promozione sociale, in un solo anno è passato da 7.370 euro a più di 35.300 (da 280 a 459 scelte). Per un totale di quasi cinque volte tanto. A seguire, il coordinamento provinciale di Anteas, che con il cinque per mille si porta a casa 34.460 euro (oltre 4mila euro in meno dell’anno scorso). La top 10 trevigiana è chiusa da Orsa - organizzazione sindrome di Angelman con sede a Treviso, che con quasi 1.100 scelte arriva a un gettito di 33.600 euro. L’elenco dei flussi del 5 per mille continua con Sonda - società cooperativa sociale onlus di Altivole (quasi 29mila euro); le Acli provinciali (28.700); la Primula onlus di Casier (a un soffio dai 24mila); Il giardino della ricerca di Asolo (23.100); la cooperativa Madonna dei Miracoli di Motta (21.600); l’associazione Gatti vagabondi di Villorba (20.300); Around Us onlus di Monastier (20.300); Med.Action Bambini con Elias di Spresiano (20.100); la cooperativa Vita Down di San Polo (18.450); l’Aipd di Susegana (17.700 euro); Oltre il labirinto (17.640). In ordine sparso, infine, ci sono anche la fondazione Mario Attombri - La rosa splendente di Castelfranco (17.450 euro); Donare Futuro onlus di Treviso (16.930); Costruisci un sorriso di San Vendemiano (15.700); il circolo San Domenico Savio di Castello di Godego (14.920 euro); associazione Fabrizio Viezzer di Farra (14.800); l’associazione Animali esotici di Vedelago (14.670 euro); Una mano per un sorriso di Villorba (14.630); Fondazione Zanetti, sempre di Villorba (14.255): Sogni onlus di Giavera (14.044 euro); associazione Per mio figlio (quasi 14mila).
I COMUNI
Il primo è Treviso. L’aver superato le 1.060 scelte consente a Ca’ Sugana di ricevere quasi 37.260 euro. Poco più di mille euro in più dell’anno scorso. Subito dopo nelle tabelle del 5 per mille c’è il Comune di Susegana: le sue oltre 1.200 scelte lo portano a poco meno di 29.500 euro. Il quadro dei municipi è completato dal Comuni di Conegliano (19.900 euro), Vittorio Veneto (18.700 euro); Montebelluna (18.380); San Pietro di Feletto (16.370); Ponzano (15.866); Mogliano (15.386 euro); Oderzo (13.240); Villorba (13.200); Castelfranco (12.670 euro).
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Il Gazzettino