Adunata, più di 400mila penne nere nella capitale del Friuli: l'organizzazione per trasporti, viabilità e sicurezza

Alpini, Adunata Pordenone 2014
Sta entrando nel vivo la grande macchina organizzativa che sta studiando, giorno dopo giorno, tutti i dettagli della grande adunata alpina che dall’11 al 14 maggio...

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Sta entrando nel vivo la grande macchina organizzativa che sta studiando, giorno dopo giorno, tutti i dettagli della grande adunata alpina che dall’11 al 14 maggio porterà nella capitale del Friuli almeno 400 mila penne nere. Ma sono in molti a ritenere che alla fine il numero complessivo supererà i 500 mila. Facile immaginare che a fronte di numeri come questi c’è la necessità di lavorare con calma per fare in modo che tutte le cose tornino. E non è certamente facile.


I PIANI
Ne sa qualche cosa Dante Soravito De Franceschi, il presidente Ana di Udine che è travolto dall’organizzazione. «Il nostro obiettivo - ha spiegato - è quello di arrivare a metà aprile, massimo la tera settimana del mese, avendo presentato a tutte le autorità competenti i vari piani che interessano l’organizzazione dell’Adunata. In questo senso penso a quello dell’accoglienza. A Udine e quartieri intorno alle città sono già stati individuati i siti dove allestire i campi per l’accoglienza degli alpini che arrivano con tende e camper. Credo - va avanti - che si tratti di circa 2000 posti, più o meno». Ce ne sono poi altri 6 - 8 mila grazie al bando voluto dalla regione e che interessa circa 14 Comuni che si sono resi disponibili ad accogliere i campi alpini. Il resto sarà in albergo, case private, alloggi da amici e commilitoni e - inutile negarlo - dove capita. A Pordenone, tanto per fare une esempio, erano una trentina le tende piantate nelle aiuole del centro città.


TRASPORTI
Pur avendo bruciato le tappe forse il piano trasporti è quello ancora leggermente più indietro degli altri. Il fatto è legato alla necessità delle società che gestiscono il trasporto su gomma e rotaia di dare risposte alle necessità degli alpini. Servono treni speciali per arrivare e partire da Udine, un raddoppio di pullman su tutte le linee, un potenziamento dei viaggi tra il centro città e la periferia, più le navette per portare la gente fino nei campi più decentrati. Insomma, si tratta di numeri impressionanti che in questo momento non sono stati ancora tarati. 


VIABILITÁ
È un altro dei problemi decisamente grossi. Scontato il fatto che per quattro giorni non mancheranno i problemi a muoversi da e per Udine, ma questo no0n significa che la città e il suo hinterland debbano per forza restare paralizzati. Gli esperti alpini della logistica, insieme con i comando della Polizia municipale stanno lavorando per cercare le vie di uscita, le strade per l’emergenza e quelle che dovranno essere sempre scorrevoli per dare la possibilità di entrare e uscire dalla città senza restare bloccati. 


SICUREZZA
Anche su questo fronte l’organizzazione sta presentando un dettagliato piano di azione che una volta terminato verrà presentato al Questore e al Prefetto che dovranno verificarlo, aggiungere altri accorgimenti se del caso, e poi renderlo attuale. Il piano sicurezza ingloba quello del traffico e della viabilità, ma aggiunge quello della sicurezza vera e propria dal punto di vista dell’ordine pubblico, anche se con gli alpini non ci sono problemi particolari, ma in ogni caso si va dai furti, alle risse, passando per i punti sanitari. Insomma, un documento decisamente importante. «Come ho spiegato - afferma il presidente Ana - cercheremo di fare il massimo per avere in mano tutti i documenti per la metà di aprile, così ci sarà il tempo di verificarli per bene, renderli attuali e metterli in pratica».


LA CITTADELLA


Tra poco inizieranno anche i lavori per installare la Cittadella alpina. L’organizzazione, in pieno accordo con l’amministrazione comunale, ha già individuato il sito nel quale collocare la Cittadella, è il parco Moretti. Si tratta del cuore della manifestazione perchè raccoglie di fatto “lo stato maggiore” e ci sono i militari in servizio che coordinano diversi eventi. All’interno della Cittadella, infatti, ci sono mostre, incontri, rassegne storiche, medaglie, vecchie armi e praticamente l’intera vita dei Corpi alpini. Ci saranno anche giochi per bambini e manifestazioni per le famiglie. Il tutto, ovviamente, tarato sul fronte militare. Pur se leggermente spostato, sempre nella stessa zona, sarà pure allestito l’ospedale da campo alpino che avrà due o tre medici militari in servizio e alcuni infermieri, sempre in divisa. In tutto dovrebbero essere una decina di posti letto. Ovviamente non saranno trattate cose gravi, in quel caso le ambulanze che sono dislocate in varie zone della città, partiranno per il Santa Maria della Misericordia. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino