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UDINE - «Gli ultimi ritocchi e le ultime limature? Oramai quello che è stato fatto sarà quello che in questi giorni metteremo in campo per questo grande evento. Non c’è più tempo per ritocchi e limature. Oramai siamo alla partenza». Dante Soravito de Franceschi, alla guida degli alpini della provincia di Udine ha già scritto tutto sulla carta. Come dire che i meccanismi sono oliati e pronti. Per la verità un piccolo problema esiste ancora e - spiega - deve essere assolutamente risolto.
I VOLONTARI
«Effettivamente - spiega - ancora una cosa da chiudere ci sarebbe. Abbiamo bisogno di altri volontari da mettere a disposizione per chiudere il cerchio su tutti i servizi». Non che allo stato pochi abbiano risposto all’appello, anzi. In campo sono stati messi oltre 350 volontari, solo che i servizi a cui stare dietro sono parecchi. Non caso all’appello, da trovare in tempi brevi, ne servirebbero almeno una trentina.
PROTEZIONE CIVILE
«Abbiamo dato fondo a tutto quello che era possibile - va avanti De Franceschi - sia per quanto riguarda i volontari alpini che ovviamente si sono messi subito a disposizione, sia per quanto riguarda anche quelli delle altre associazioni combattentistiche che hanno accolto subito il nostro invito.
GLI ARRIVI
Ieri, intanto, gli addetti a quel servizio che farà il raccordo tra il centro dell’organizzazione e i punti in cui si piazzeranno gli alpini, ha fatto una prima ricognizione per capire come stanno le cose. «Posso dire - spiega Dante Soravito de Franceschi - che alcune penne nere sono già arrivate. Si tratta di persone singole che magari sono già in pensione e oltre all’adunata vengono in Friuli anche per fare qualche giorno di ferie. Sono pochi, per la verità, ma ci sono. Possiamo dire, però, che da oggi inizieranno ad arrivarne sempre di più. Da mercoledì inizieranno gli arrivi più consistenti per poi avere venerdì il massimo dell’affluenza. Già in serata - va avanti - avremo i campi di accoglienza pieni».
I NUMERI
Nella cerchia esterna della città sono stati allestiti nove campi di accoglienza per un totale di circa 2400 - 2800 penne nere. Altri sedici campi sono stati allestiti, invece, in altrettanti Comuni limitrofi. «In questo caso - racconta De Franceschi - abbiamo una accoglienza che varia a seconda della grandezza del campo. Ci sono posti con una cinquantina di persone e altri che possono arrivare anche a 400. Tutto dipenderà dei numeri». Da quanto si capisce, però, i tre giorni di adunata a Udine potrebbero raggiungere numeri decisamente molto alti perchè il capoluogo del Friuli ha senza dubbio il cuore alpino. La prima stima parla di 350mila persone già raggiunte venerdì, per poi salire a 400 - 450 mila sabato. Durante la sfilata per le vie di Udine, al momento clou, le previsioni parlano di 500 mila. Basta pensare che a sfilare sono già prenotati poco meno di 70 mila alpini provenienti da tuta Italia e anche dall’estero. Svizzera, Germania, Francia, Canada, Stati Uniti sono i Paesi che saranno presenti da fuori nazione con i gruppi più numerosi.
IN TRIBUNA D’ONORE
Non c’è ancora la lista delle autorità già definita, anche se i primi nomi hanno già iniziato a circolare. Quasi certamente in tribuna d’onore che sarà allestita nei giardini di piazza Primo Maggio, ci sarà il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, il capo di stato maggiore dell’esercito, ma a Udine si aspettano anche l’arrivo del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Per ora nessuno vuole sbilanciarsi, ma sembra che una apertura di massima ci sia già stata. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino