Adriano, ogni mattina alle sei c'è qualcuno che aspetta di vederlo arrivare /Video

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CAMPOSAMPIERO - Ogni mattina alle 6, massimo 6.30, sfama più di 30 paperelle e un'altra trentina di colombi con pane vecchio e granoturco. Da due anni non salta un giorno, caldo o freddo che sia. Da quando Luigino Favaro, soprannominato el scoassaro è passato a miglior vita, l'incombenza di occuparsi delle anatre starnazzanti che vivono beatamente nel canale Vandura per la gioia dei passanti grandi e piccini in Campo Marzio a Camposampiero, davanti ai Santuari Antoniani, spetta a lui. 


PUNTUALISSIMO ALL'ALBAGratuitamente, ovviamente, per una specie di dovere civico e un sentimento di amore  e attenzione verso i bambini che ogni giorno ammirano le papere nel centro storico della città. L'amico delle papere di Camposampiero si chiama Adriano Bugin, ha 75 anni, è pensionato ma fa ancora qualche lavoretto come giardiniere.  
Un impegno, il suo, gravoso, certo, ma svolto con l'animo buono di chi sa sacrificarsi per il bene di tutti. «Se non portassi da mangiare le anatre cercherebbero il cibo in piazza e in Campo Marzio provocando disagi alla viabilità oltre che alla sicurezza urbana - racconta Adriano Bugin-, io lo faccio volentieri, senza obbligo da parte di nessuno, perché amo gli animali e mi piace vedere tanti bambini sorridere compiaciuti con i loro genitori e i nonni che si fermano ad ammirare le papere che vivono felice e in gruppo proprio nel centro del paese. Ho ereditato il compito da Luigino Favaro, scomparso due anni fa». 
«MAI MANCATO UN GIORNO»«Da quando mi sono assunto l'onore di portare ogni mattina del pane vecchio e del granoturco alle oltre 30 anatre non sono mancato un solo giorno. Dalle 6 alle 6.30 ormai è un appuntamento fisso con il quale per nulla al mondo posso mancare. Ultimamente si sono accodati anche una trentina di colombi che mangiano il mio cibo. Sicuramente a volte provo un po' di fatica, lo ammetto, soprattutto d'inverno, ma quando vedo i bambini divertirsi a guardare le paperelle tutto passa, anzi mi si rallegra il cuore. Se continuerò stare bene fisicamente voglio proseguire: non mi interessano gli elogi e i complimenti. Faccio questa cosa spontaneamente perché mi rende felice». 

L' amico delle papere, timidamente, ribadisce che  non ama farsi pubblicità. L'unica cosa che conta per lui sono le sue papere e la gioia dei bambini nel vederle viaggiare sull'acqua mai da sole e starnazzanti.  
L.Ma Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino