In azione i truffatori della "banda del resto", è allarme tra i negozianti

I truffatori mettono in gioco soprattutto banconote di grosso taglio
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ADRIA - I maghi dell’inganno rifanno tappa ad Adria. Un uomo ed una donna, lei con la gonna lunga e scura, camicia bianca e capelli lunghi raccolti a coda, lui con la maglietta chiara, pantaloni a trequarti grigi e scarpe bianche, entrambi con la carnagione olivastra, avrebbero cercato di truffare nella prima mattinata di ieri, con il vecchio trucco del resto, con banconote da 50 e 100 euro, alcuni commercianti del centro.

Il tentativo di truffa, già segnalato alle Forze dell’ordine, è stato provato ai danni di un negozio di fiori ma il titolare, che aveva vissuto una esperienza simile lo scorso anno, sempre ad opera di una coppia che assomigliava molto ai due che si sono presentati ieri nel suo negozio, non si è fatto circuire dai due truffatori.  Una volta annusata puzza d’imbroglio ha subito lanciato l’allarme.
LA TESTIMONIANZA
«Praticamente acquistano  qualcosa con un prezzo bassissimo - racconta il titolare della fioreria - e quando pagano, mentre  stai battendo lo scontrino tirano fuori i soldi , in questo caso erano 20 euro. Ma poi, nel momento in cui stai per dare loro  il resto, li rimettono via. L’anno scorso mi hanno truffato così. Ci hanno riprovato, ma senza risultato». Potranno essere utili alle indagini le immagini dell’impianto di videosorveglianza interna ed il numero della targa, fotografata dal proprietario del negozio quando i due hanno lasciato la sua attività. Il sospetto è che altri commercianti invece ci siano cascati o possano cascarci. Episodi di questo tipo si erano presentati anni fa ai danni invece di alcuni locali pubblici e di una edicola. A colpire, in quel caso, due uomini, con accento del centro-sud Italia.
I PRECEDENTI

I truffatori si presentano ben vestiti, parlantina sciolta, qualche battuta e complimento per conquistare la fiducia della potenziale vittima. Colpiscono soprattutto bar, farmacie, tabaccherie. Attenzione anche al numero delle persone. I truffatori preferiscono agire quando i locali o i negozi sono affollati. La tecnica viene eseguita di solito in coppia. Il copione segua uno schema prestabilito. Un complice, ad esempio, apre la strada al secondo truffatore. Entra in un locale e spende 100 euro per un prodotto di poco valore. In questo modo, si ha la certezza, che in cassa vi sia una banconota di quel taglio. Arriva un secondo uomo. Tutto dura pochi istanti e si svolge senza esitazioni tanto che la vittima spesso non si accorge di nulla. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino